Riceviamo e pubblichiamo
Mentre andiamo in stampa gli Stati europei e Bruxelles vedono delinearsi gli effetti di quella che rappresenta la tornata elettorale più significativa degli ultimi tempi, con un impatto diretto sulle vite di tutti noi cittadini europei, nonostante i dati indicano per l’Italia un astensionismo record – per la prima volta superiore al 50% degli aventi diritto – con cui tutto l’arco politico dovrà fare i conti.
L’agricoltura è uno dei temi chiave con cui dovrà misurarsi il nuovo europarlamento. Lo abbiamo visto nell’ultimo anno con le proteste del mondo agricolo, che hanno generato apprensione e confusione per quelle che sono le sfide future di un asset strategico per l’Europa e l’economia territoriale nei singoli Paesi. Proprio per questo nel numero che avete tra le mani un approfondimento importante è stato fatto sul Green Deal, non tracciando un vero bilancio di Agenda 2030 ma fissando sicuramente punti di riflessione che ci servono per inquadrare il presente e quel che ci riserva il futuro.
Un futuro sembra sempre più incerto, non solo per le guerre che ancora segnano il nostro tempo, ma anche perché la crisi energetica e i cambiamenti climatici stanno davvero segnando il passo della nostra agenda. Sfide da affrontare a Bruxelles ma anche nelle aree interne della nostra Italia, come fa sul lago di Nemi un pescicultore, Carlo Catarci, con la sua quotidiana sfida di coltivazione nello specchio d’acqua del parco regionale dei Castelli Romani.