Un solo incrocio la scorsa stagione sportiva tra il Catanzaro e il super-arbitro Simone Sozza di Seregno. Che, compiuti 37 anni esattamente 2 mesi e mezzo fa, sogna di essere nel giro di un paio d’anni il migliore d’Italia. Magari in lotta con il conterraneo Andrea Colombo di Como. Incrociato sul loro cammino dalle Aquile nella recente trasferta di Bari nell’anticipo di venerdì 18 ottobre. Certo, prima dovranno probabilmente ritirarsi Marco Guida di Torre Annunziata, Davide Massa di Imperia e Maurizio Mariani di Aprilia, che hanno però un’anagrafe assai diversa, essendo classe ‘81 e ‘82.
Unico elemente dissonante, per così dire, per un direttore di gara, forse persino ‘troppo referenziato’ per un Catanzaro-Frosinone di B, è il poter puntare al vertice assoluto della Can con appena 48 presenze in serie A. Un piccolo neo per un elemento 37enne, se in questo modo lo possiamo definire parlando di un simile fenomeno. Ma come premesso, se manterrà le promesse, avrà modo di rifarsi anche sotto quest’aspetto, perché resta un predestinato. Comunque sia, se a lui che in passato ha vinto premi ambiti tipo lo Sportilia (destinato al miglior fischietto a disposizione della ex Can C) chiedeste quale sia il suo numero fortunato o preferito, vi risponderebbe senza esitazione il 26.
E il motivo, almeno sotto il profilo arbitrale, è presto detto. Ha esordito in B pochi giorni dopo aver compiuto 32 anni, il 26 agosto 2019; ha debuttato in A a 32 anni e 5 mesi, il 26 gennaio 2020, mentre è stato inserito negli elenchi Fifa il 26 dicembre 2022 a soli 35 anni e 4 mesi. Senza contare che il 26 maggio 2022 si è anche tolto la soddisfazione di ricevere il premio Rosario Livatino dalla sezione Aia di Agrigento. Quasi incredibile coincidenza per come ricorre!