Riceviamo e pubblichiamo

Caro Commissario Battistini, che ne pensa se scioperassimo il 15 Agosto?
Lei probabilmente il 15 agosto sarà comodamente a casa a godersi il meritato riposo, ma si immagina cosa succederebbe se il personale sanitario della sua ASP proprio in quella data decidesse di scioperare? Commissario, abbiamo provato in tutti i modi a farle capire che le condizioni di lavoro alle quali siamo sottoposti non sono più tollerabili. Più di una volta le abbiamo fatto presente la totale arbitrarietà con la quale alcuni uffici della sua azienda trattano noi lavoratori, decidendo se concedere o meno un trasferimento, un ricongiungimento familiare o delle spettanze contrattuali che ci spettano per legge. Abbiamo parlato con lei più volte, in merito all’esigenza di redigere un regolamento per cambi di sede lavorativa, ricevendo rassicurazioni su futuri provvedimenti che non sono mai arrivati.


Caro commissario, siamo gente che fa con passione e professionalità il proprio lavoro, ma siamo anche gente fiera che non sopporta i soprusi e l’arroganza di chi, per l’incarico che ricopre, può decidere su questioni così importanti per la nostra vita, e ad oggi lo fa in maniera arbitraria, priva di regole e legalità. Vede commissario, noi, al contrario di lei, siamo calabresi e alla salute dei nostri concittadini ci teniamo. Proprio per q7uesto siamo frustrati ogni qualvolta non riusciamo a fornire ai pazienti le cure di cui hanno un estremo bisogno. Vede commissario, queste cose gliele abbiamo raccontate più volte, sia in maniera informale sia producendo le dovute comunicazioni come previsto dalla legge. Siamo arrivati persino a proclamare lo stato di agitazione sperando che almeno davanti al prefetto l’azienda ci degnasse di qualche risposta. Purtroppo, anche questo tentativo è stato vano. L’unica cosa che la sua azienda è riuscita a dire davanti al prefetto è stato un laconico “vi faremo sapere”.
Adesso, Commissario, non ci resta altro che scioperare. E se questa giornata di sciopero arrivasse proprio il 15 agosto?
Immagini la scena: spiagge affollate, turisti dappertutto, reparti ospedalieri al collasso, ambulanze del 118 ferme perché i lavoratori sono in sciopero. Tutto questo mentre lei, commissario Battistini, è comodamente in ferie a godersi il riposo. Nel frattempo, i medici, gli infermieri, e gli autisti di ambulanza di Catanzaro incrociano le braccia.

La città diventa un caos: i pronto soccorso stracolmi, i reparti paralizzati, le strade senza ambulanze. E tutto perché noi, stufi di promesse non mantenute e di condizioni di lavoro insostenibili, abbiamo deciso di farci sentire. Ma vede, Commissario, se non lo faremo è solo perché sappiamo quanto possa fare male una giornata di sciopero in quella data. Sappiamo il caos che si potrebbe scatenare nei pronto soccorso, nei reparti degli ospedali, nelle strade senza il giusto numero di ambulanze. Ci ascolti, non ci costringa ad arrivare a tanto, convochi il prima possibile un tavolo un cui discutere delle problematiche lavorative dell’ASP di Catanzaro dal quale escano soluzioni concrete ed immediate. Lo faccio il prima possibile. Noi, al contrario di altri, alla salute dei calabresi ci teniamo davvero.

Cordiali saluti,
I lavoratori dell’USB Sanità ASP Catanzaro

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