Andrea Critelli - Bruno GalloAndrea Critelli - Bruno Gallo

Gran caldo, il primo davvero “africano” della stagione estiva forse, nel pomeriggio odierno a Catanzaro. Dove un folto gruppo di persone si è comunque radunato in una via della zona Centronord della città. Motivo? L’inaugurazione della sede del movimento politico Nuova Genesi (Ng) ad appena un anno e… spicci dalla sua costituzione. Il Movimento oggi ha per così dire attirato sostenitori, iscritti, tra cui tanti stimati professionisti, simpatizzanti e semplici curiosi. Però pure ex politici o politici ancora in carica. È il caso del segretario provinciale del Psi Domenico Marino, ma anche di Franco Cimino e Stefania Valente, così come di Franco Longo. Che al momento rappresenta la Lega e Alleanza per Catanzaro.

E considera Ng una ‘costola’. Convinzione che mette subito in rilievo: “Sono amici che si stanno impegnando per la città, per adesso camminando da soli. È chiaro, tuttavia, che nei futuri appuntamenti con le urne potrà esserci una convergenza. Di natura politica o elettorale”. Più prudente, invece, il presidente Bruno Gallo, affiancato dal vice Andrea Critelli e dal membro del direttivo Giuseppe Tavano. Gallo, tuttavia, è innanzitutto deluso per essere stato ignorato dai media locali. Ma sul punto lo abbiamo rassicurato noi, spiegandogli che quelli cercano sempre di blandire i potenti di turno.

Ergo, se Genesi crescerà, arriveranno portandogli pure l’acqua con le orecchie. Del resto, essendo al 90% sotto padrone o sotto protettore con paghetta annessa, non potrebbero fare altrimenti. A maggior ragione, essendo quei capi spesso anche più d’uno e sulla carta di questa strana città persino in antitesi tra loro.  Detto ciò, però, Gallo come premesso è assai più cauto di Longo sul tema appartenenze: “Noi non siamo pregiudizialmente contro alcuno. Meno che mai Fiorita. Che comunque critichiamo, quando riteniamo vada criticato. Ma se ci dobbiamo sedere attorno a un tavolo per confrontarci, un domani anche in chiave di nostro diretto impegno politico-amministrativo, siamo pronti a farlo con chiunque, pur avendo le nostre idee. È chiaro. Ma espresse – ha concluso – in un’ottica più aperta e plurale possibile”.

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