Manifesto lavori campo CaraffaManifesto lavori campo Caraffa

Riceviamo e pubblichiamo

Egr. Sig. Sindaco Sciumbata, avendo deciso di continuare la mia avventura calcistica sebbene il divorzio dalla Polisportiva, le chiedo la disponibilità del campo di calcio cittadino. Che lei, a breve, restituirà completamente rinnovato alla comunità locale. Una richiesta, la mia, che come premesso le rivolgo pur essendomi di recente separato dalla società del paese. Una società importante con cui ho collaborato quasi un quarto di secolo, seppur con delle pause. E con cui mi sono tolto grandi soddisfazioni, lavorando fianco a fianco con la proprietà in capo alla famiglia Mannarino. E che mi ha spinto a legarmi indissolubilmente alla realtà di Caraffa città e della sua eccezionale comunità. Una comunità che, non a caso, non appena saputo del mio passo indietro con la Polisportiva mi ha tempestato di telefonate. Parlo dei genitori dei ragazzi che hanno militato con me nel settore giovanile. E agli stessi ex ragazzi, ormai cresciuti, che vogliono continuare a fare calcio.

E che, avendo saputo della fine del rapporto con la Polisportiva, mi hanno appunto chiesto di adoperarmi per mettere in piedi qualcosa di nuovo. Tanto che adesso non posso certo deluderli, una volta conclusa la mia avventura con il club militante nel campionato di Promozione. Sono quindi quasi moralmente obbligato ad andare avanti. Allo stato, infatti, ci sono in ballo ben due diversi progetti che mi hanno prospettato e quindi sto prendendo in esame. E che mi sono stati sempre chiesti dalla gente di Caraffa. In particolare da chi non trova spazio con la Polisportiva in un torneo di alto livello in ambito dilettantistico regionale. Il primo è quello di partire già forte. per così dire. E rilevare quindi un titolo in Prima Categoria. Ci sarebbe già l’accordo con alcuni soci in tal senso, pronti a sostenere l’iniziativa avendo visto come io ho lavorato negli anni qui a Caraffa. Il secondo, invece, avrebbe una finalità diversa, ovvero partire dal basso. Da una Terza, nello specifico, per far nascere una società che dia a tutti la possibilità di avvicinarsi, anche dal punto di vista tecnico. Perché si tratta di una categoria che non richiede di schierare sin da subito una formazione molto attrezzata. E competitiva. Ma il punto fondamentale, in questa fase, resta però un altro. Quello, cioè, del numero di adesioni raccolte e chiamate ricevute da più parti. Che mi hanno convinto ad andare avanti. A Caraffa. Dove, per giunta, fra qualche tempo ci sarà un impianto sportivo nuovo di zecca in cui dar spazio ai giovani dell’intera cittadina e di tutto il comprensorio.

Un’idea che coltivano in molti. Ripeto. Tra cui anche ex dirigenti che mi hanno manifestato la loro volontà di riprendere. Di lanciarsi in quest’avventura insieme a me. E poiché è noto, ribadisco, come il Comune da lei guidato abbia impiegato una somma ingente, quasi 660mila euro, per realizzare una struttura efficiente e moderna, il mio auspicio è uno solo. Vale a dire che mi venga, anzi ci venga, concessa sin da quando sarà fruibile. Del resto, è successo in passato quando io ero in forza alla Polisportiva. E spero proprio che possa accadere nuovamente dalla stagione ventura. Malgrado potrebbe darsi che lei, nel frattempo, abbia concesso la gestione a soggetti terzi quali, ad esempio, la società di Promozione. Ma in quanto alla guida del Comune che ne è proprietario, io intanto mi rivolgo a lei. Affinché si faccia portavoce della nostra istanza. Perché rivolta in ragione di un alto valore sociale, prim’ancora che sportivo, per decine di ragazzi e giovani di Caraffa e non solo. Certo, quindi, di un suo immediato positivo riscontro le auguro buon lavoro, anche nella direzione dell’ormai imminente definizione dell’intervento di ristrutturazione dell’impianto cittadino. Ma mi permetto di chiederle la massima celerità nella risposta, considerato come il prossimo 15 luglio, ovvero fra meno di una settimana, scadrà il termine per la rilevazione di un titolo di Prima Categoria.

Grazie per la collaborazione, Tonino Mirarchi

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