Riceviamo e pubblichiamo
Più che a delimitare maggioranza e opposizione, il dibattito sulla stampa di questi giorni sta facendo emergere la differenza tra chi si batte per la legalità e chi invece con ambiguità e finti richiami sostiene interessi particolari.
La rabbia che una lista non più rappresentata in Consiglio comunale, perché assorbita dalla Lega, mostra per l’adeguamento degli oneri di urbanizzazione decisa dall’Amministrazione è molto significativa.
La polemica per l’aumento dei diritti di segreteria per le pratiche urbanistiche è infatti solo uno specchietto per le allodole.
Non è quello che interessa ad una lista che potremmo definire “Alleanza per gli studi associati di Catanzaro”, visto il suo grande interesse al destino di taluni costruttori e taluni progettisti.
E’ proprio il provvedimento che adegua, dopo 40 anni, gli oneri di urbanizzazione ad infastidirli.
E come non capirli?
Sono in Consiglio comunale da decenni, travestiti da “giustizieri della notte”, e si sono ben guardati dal compiere questa operazione di legalità nell’interesse dell’Amministrazione e dei cittadini.
Loro non sono interessati a recuperare somme per la gestione del territorio – parliamo di almeno un milione di euro all’anno per manutenzione delle strade e del verde – ma “fare risparmiare” i loro amici e sostenitori nelle numerose campagne elettorali.
Non sono interessati a fornire i quartieri e i nuovi insediamenti abitativi di servizi essenziali, come fogne, strade, illuminazione.
Io non sono stato mai tenero con l’Amministrazione Fiorita, ma debbo riconoscere che si è ritrovata non tanto una brutta eredita di disponibilità finanziaria, quanto un pesante fardello fatto di inadempienze, di favoritismi, di debiti fuori bilancio, di appalti e contratti molto discutibili come quello della raccolta dei rifiuti che dopo la mia denuncia e il giudizio di Anac ha certificato un buco di svariati milioni di euro che dal 2015 sono ricaduti sulle spalle dei cittadini.
Se ora, sia pure con ritardo, si imbocca la strada della legalità, del ripristino delle regole, dell’interesse pubblico da privilegiare, non si può non prenderne atto positivamente.
Così come bisogna prendere atto che una lista che potremmo chiamare “Alleanza per gli studi associati di Catanzaro”, con sede a Lido, è in prima fila per difendere interessi particolari, infischiandosene dell’esigenza dell’Amministrazione di recuperare risorse attraverso lo strumento della legalità.
Ora i cittadini sanno bene cosa si nasconde dietro certe note polemiche e confusionarie.
La loro arrampicata sugli specchi è iniziata, ma non mi fermeranno, presto verranno svelati alla città altri altarini e poi ci conteremo nell’assise, li si dimostrerà alla città chi fa gli interessi degli amici degli amici, chi della città e chi ha studiato o di chi ha veramente necessità di andare a studiare.
E non finisce qui.
Consigliere comunale Azione
Stefano Veraldi