L’elezione dello stimato penalista, al vertice di Amc, alla presidenza regionale di Astrra Calabria meritava sì una positiva sottolineatura, ma non certo 10 giorni dopo essere avvenuta. Tanto da portarci a una certa lettura politica
Una “strana” nota stampa, quella che ha diramato stamani, tra le tante, Palazzo De Nobili. Relativa alle congratulazioni dei talerichiani all’Au dell’Amc Eugenio Felice Perrone. Motivo? La sua elezione, con voto unanime, alla presidenza di Asstra Calabria (l’associazione che in Italia raccoglie le aziende di trasporto pubblico regionale e locale, a capitale pubblico e privato). Attenzione, però. La stranezza non sta certo nella forma e meno che mai nel contenuto. Perché Perrone, peraltro stimato penalista, merita(va) tale plauso. E quindi dove sta l’anomalia? Nella tempistica. “Sospetta”. E che sembra celare uno dei tanti ‘arzigogoli politici’ (espedienti) dello scaltro Antonello Talerico. Considerato come, se c’è una cosa che al Comune di Catanzaro fanno a getto continuo, è comunicare. Pure uno starnuto. E quasi ancor prima che lo si faccia.
Dieci giorni di ritardo. Troppi!
Alla luce di quanto detto è ovvio, quindi, che il peana del gruppone talerichiano (persino condivisibile, ribadiamo, ma non è il punto) con 10 giorni (ben dieci) rispetto a un fatto risalente allo scorso 6 giugno (clicca qui per leggere il pezzo di allora: https://irriverentemente.com/comune-catanzaro-dal-de-note-su-nobili-marchiano-presidente-commissione-csm-detenuti-e-centri-per-famiglia-patto-con-cnr-per-frane-mostra-fotografica-scalinarte-bike-sharing/) qualche riflessione la imponga. Peraltro ricordando che la nomina di Perrone in Amc è sì stata caldeggiata dal suo amico e assistito Fabio Celia, ma in modo forse decisivo “spinta” dal plenipotenziario dell’Amministrazione Talerico. Che a Celia è legatissimo, rivelandoci dunque come per “proprietà transitiva” lo sia anche a Perrone. Che non poteva dunque ricevere congratulazioni a scoppio ritardato. Tanto che ci viene da pensare come si siano forse rese necessarie perché, nel frattempo, è successo qualcosa di eclatante proprio ai danni di Amc.
Il vile atto intimidatorio contro l’Amc e le sue implicazioni
L’Amc è come noto stata oggetto di minacce nei giorni scorsi. Ma nella persona del dg Luca Brancaccio e del sindaco Nicola Fiorita. Non dell’Au Perrone! E menomale per lui. Generico però, sul punto, il passaggio conclusivo del testo dei talerichiani. Che mira a includere Perrone, sottolineandone il ruolo apicale in Azienda. La riprova nel brano finale della nota che recita testualmente: “Questo riconoscimento (riferito alla citata elezione di Perrone in Astrra, ndr) assume ancor più valore alla luce del vile atto intimidatorio subito dai vertici di Amc (ma nella sola persona di Brancaccio, ndr), unitamente al sindaco Nicola Fiorita, a riprova che l’azione amministrativa improntata al rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza, efficacia ed economicità, sta interferendo con i piani di chi evidentemente è più aduso alla illegalità e al malaffare”. Un’ asserita, da Talerico e soci, meritoria azione di contrasto all’illegalità (su cui non dovrebbero esserci dubbi di sorta) che include tuttavia anche Perrone. Un Au però per fortuna messo per così dire al riparo dall’anonimo intimidatore, che se l’è dimenticato.