Riceviamo e pubblichiamo
Il presidente di Nuova Genesi, Bruno Gallo, e il vicepresidente del Movimento, Andrea Critelli, hanno fatto un sopralluogo al cimitero di Catanzaro per analizzare la situazione dopo aver ricevuto alcune segnalazioni dai cittadini. A seguito della recente visita, gli esponenti di Nuova Genesi hanno ritenuto opportuno fare alcune riflessioni.
“Il cimitero di Catanzaro non è in condizioni tanto rovinose come spesso si potrebbe pensare – spiegano Gallo e Critelli -. Le zone più visibili e frequentate sono ben tenute e pulite come richiesto da un luogo che deve dare eterna dimora ai nostri cari. Persino l’obitorio, che nei mesi scorsi è stato oggetto di giuste attenzioni, durante il nostro sopralluogo era relativamente vuoto”.
“Tuttavia – continuano gli esponenti di Nuova Genesi -, riteniamo doveroso porre anche l’accento sui particolari del luogo che potrebbero essere migliorati per il bene della città”. Gallo e Critelli iniziano con l’evidenziare un’impalcatura che sostiene una zona molto antica del cimitero e che da molto tempo è stata chiusa ai cittadini (si allega foto): “Questa zona, opportunamente transennata, pur essendo storica e contenendo lapidi risalenti persino al 1870, ospita anche lapidi più recenti, del 2019 e del 2023, dunque sarebbe cosa gradita poter sanare il luogo e riaprirlo ai cari che vogliono portare un fiore ai propri defunti”.
Gallo e Critelli pongono l’attenzione anche su un’altra parte storica del cimitero di Catanzaro, ovvero le catacombe che, come riportato in un cartello (si allega foto), ospitano le spoglie del senatore Bruno Chimirri, parlamentare e ministro italiano. “Abbiamo notato che una zona tanto importante e con una potenziale attrattiva, è lasciata a sé stessa. Lesioni lungo le pareti – evidenziano gli esponenti di Nuova Genesi -, evidente incuria e, vorremmo anche osare col dire, che si rasenta l’inagibilità. In altre città, italiane e non, i cimiteri spesso vengono considerati attrattivi proprio per le spoglie di personalità importanti che ospitano, sarebbe il caso di riflettere se anche le nostre catacombe possano avere questo potenziale”.
“Tutto questo è direttamente collegato alla possibilità dei cittadini di informarsi – Gallo e Critelli pongono l’accento su un’ultima problematica -. Coloro che sono nei gabbiotti all’ingresso del cimitero e che potrebbero dare informazioni, non possono perché sono sprovvisti di password da ben quattro mesi e persino il totem all’entrata degli uffici è fuori uso (si allega foto). Curarsi anche di questi aspetti sarebbe un modo per rendere più agile la necessità di informazioni per coloro che giungono al cimitero”.
Concludono Gallo e Critelli: “A parte le zone del cimitero meno frequentate, che richiederebbero un po’ più di attenzioni, ribadiamo che non ci aspettavamo comunque una situazione tanto dignitosa. Ci siamo permessi di evidenziare le poche problematiche solo per il bene della città e perché sappiamo che Catanzaro può e deve migliorare”.