Dopo aver come sempre frequentato nel weekend il quartiere marinaro della città per un classico bagno veloce, non certo demonizzando quanti si ritemprano nelle acque del Basso o dell’Alto Ionio Catanzarese: da Botricello a Soverato o altrove, il bilancio è chiaro. In 2 anni di Amministrazione Fiorita gli unici interventi degni di nota (e di lode) per l’importante zona sono stati sul depuratore. Atti anche favoriti dal forte sostegno della Regione con un presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, portatore di grandi interessi politico-elettorali sull’area (è “casa sua”, quindi figurarsi) e oltretutto ottimo amico del sindaco. Ma come dice spesso il sindaco in questione: queste ultime non sono certo colpe. E come dargli torto, sul punto. Tanto c’è molto altro su cui farlo.
Le poche luci e le tante ombre
Prima i meriti fioritiani: la puzza (del depuratore) è quasi scomparsa e le acque del mare, tranne qualche eccezione, per ora sono sostanzialmente pulite. Sarà forse per il netto calo di presenze riscontrato sulle spiagge, e quindi immaginiamo a Marina in generale, anche nei fine-settimana? In altri termini gli oggettivi miglioramenti saranno frutto di un minore carico per le fogne, essendo gli appartamenti non tutti occupati e quindi non essendo pieni di vacanzieri come nel recente passato? Difficile dirlo! Ma intanto, un plus per Nick.
Che ha pure pulito l’area vicino a dove si terrà l’Mgff a lui tanto caro. E tanto caro all’intera classe politica locale, per la verità. Una classe politica da sempre sponsor (da Destra a Sinistra, passando per il Centro) del gentile e prodigo patron della rassegna. Mentre intanto a Reggio con “4 spicci” fanno faville in rapporto all’impegno di spesa complessivo rispetto all’ormai intoccabile Festival.
Kermesse ribadiamo molto cara in città quasi esclusivamente alla gente che conta, mentre avversata da quasi tutta quella… normale. Tanto da far forse ricorrere la “libera stampa” (a pagamento) addirittura a bandire, o selezionare, i commenti social per evitare il rischio di ennesima shit storm sul controverso Mgff. Problemi, che ripetiamo, in riva allo Stretto non hanno, respirando già da ieri un clima elettrizzante per tutta la città con l’allegra compagnia di Sky alla vera scoperta del territorio.
Vi annoiate a leggere il nostro disco rotto sulla Città del Peccato? E allora beccatevi Marina così com’è
Di Sky per un’intera settimana a Reggio (da lunedì a venerdì) con Calciomercato l’Originale si è appena detto. E sull’impietoso paragone con l’ormai “stanca, ripetitiva e costosissima, sagra paesana (non saga)” dell’Mgff (che drena soldi pubblici come un’idrovora), di scarso interesse per il 99% dei catanzaresi, preferiamo quindi non dilungarci oltre. Del resto: in riva allo Stretto, così come a Cosenza (seppur un po’ meno), ci sono cittadini notoriamente con le pa@@e. Che non danno segni di vita soltanto sui social o per il Catanzaro Calcio. Tant’è vero che, da Università a tripartizione a consiglio regionale a Città Metropolitana a stazione meteo ecc. ecc., nei decenni hanno obbligato i loro politici a spogliare il capoluogo (dal latino spoliare: portar via pure le spoglie, del morto).
Pena, calci in cu@o. In senso figurato, s’intende! Qui da noi invece c’è chi ama lo slogan “Dio, patria e famiglia”; chi invece rispolvera “Bella Ciao, i valori dell’antifascismo e dell’egualitarismo e ancora chi, ormai residuale, si richiama ai principi di un cristianesimo per così dire militante pure in politica. Quello dei cattolici moderati. Ma tutti con un comune denominatore: a mazzicogna! Meglio se quella di Palazzo De Nobili.
Un ente che, al di là di tutto, a 12 (dicasi 12) giorni dall’inizio delle celebrazioni della Festa in onore della Madonna di Porto Salvo (e ancor meno dal montaggio degli addobbi) tiene la piazza, da cui sarà come sempre ospitata, in modo indecoroso. Persino con gli scavi per dei lavori (sebbene non comunali) quasi sul sagrato della chiesa madre del quartiere. Nel posto in cui cioè, al solito, troveranno posto anche i pali delle luminarie. E che dire dei mega-cespugli e degli alberelli incolti della stessa piazza. Che l’ultimo weekend di luglio ribadiamo ospiterà centinaia, se non migliaia, di fedeli e visitatori per gli spettacoli di intrattenimento prima degli immancabili fuochi pirotecnici. E così è, se vi pare!