Una strada in centro (Vico I Piazza Roma) chiusa al traffico ogni volta che si può. E serve. ‘Lontana’ però dall’area dell’isola pedonale. Una sorta di sua piccola appendice, dunque. Tanto piccola da passare inosservata. Ma emblematica di un fatto. Incontrovertibile. Fiorita e il cucuzzaro che lo sostiene non sono affatto dissimili da quanti li hanno preceduti: Sergio Abramo e Mimmo Tallini su tutti, come ovvio, con cui oltretutto sono in strettissima connessione. Anzi, in affari. Politici, s’intende. Atti portati avanti da una fazione che, a ben osservarla, è molto molto peggio di ogni altra vista all’opera in città nell’era repubblicana. Perché portatrice del grande inganno di essere diversa. E migliore. Unica consolazione, quindi, è sapere che fra 3 anni ‘evaporerà’, fino ad almeno il 2040. O anche oltre. Al netto, magari, della sorte personale dello scaltro, e assai fortunato, sindaco al lavoro già da tempo per approdare in Parlamento nel 2027. Ma il resto, al massimo, sarà presente in minima parte in Consiglio.
La chiusura di Vico I Piazza Roma, un emblema
Chi verrà dopo Nick, come sarà? Purtroppo, quasi di sicuro, sarà ancora più spregiudicato. Perché verosimilmente forte di un mandato popolare pieno. Sinonimo di ‘campo libero’, non necessitante di inciuci con i rivali cioè. Un mandato per nulla paragonabile a quello (a… metà) fioritiano, quindi. Malgrado ciò, un qualcosa di differente e più apprezzabile ci sarà. E di ciò ne siamo ragionevolmente certi.
Chi infatti governerà l’ormai derelitto capoluogo (non per colpa della “Grande Coalizione” in carica dal 2022, sia chiaro) fra sole 3 estati non ci scasserà i… cosiddetti con buffonate tipo CambiaMò et similia. Torniamo alla stradina chiusa, però. Quel Vico I Piazza Roma, per l’esattezza, in cui insiste un’attività di ristorazione. Che pare sia molto frequentata da alcuni membri dell’Amministrazione. Attenzione, però. Questo, anche fosse vero, non prova alcunché. Non vuol dire alcunché, per la precisione. È una mera coincidenza. Punto e basta!
Ma resta il fatto che della chiusura, spesso e volentieri disposta, si giova in modo oggettivo un’attività in particolare. Non altre. E si badi: non parliamo di un lounge bar-ristorante situato in un luogo tipo l’area del Carmine. Che talvolta viene sì ‘chiusa’ al traffico nei weekend, anche invernali. Tuttavia in virtù di un afflusso tale di gente (giovani nella stragrande maggioranza) tale da rendere il transito dei veicoli in quella stessa zona pressoché impossibile. E persino pericoloso.
La particolarità del “caso” Vico I Piazza Roma
Lo stato di cose descritto per il rione del Carmine è dunque assai diverso da quello di Vico I Piazza Roma. Dove la movida più che essere per così dire subìta dall’Amministrazione, è quasi creata o favorita. Nulla di male, per carità. Anzi, in astratto è persino un atto positivo. In favore del commercio nel centro storico. Ma, al solito, c’è un… però. Costituito dagli altri (tanti) esercenti che si aspettano ora altrettanta benevolenza. E sollecitudine. Che, siamo sicuri, ci sarà. A breve, meglio ancora: subito. Al di là di tutto, invece, ecco l’ennesima spiegazione del motivo per cui a noi fanno persino tenerezza i fioritiani in servizio effettivo e permanente sui social. Che sembrano, né più né meno, i berlusconiani (tra cui c’eravamo ottusamente e acriticamente pure noi, per la verità) di metà anni Novanta e di tutto il ventennio successivo. Gente che, per interesse diretto e personale (a Catanzaro molto spesso è così) o per mera convinzione, perora la causa del suo leader, finendo con il difendere grottescamente l’indifendibile!