Riceviamo e pubblichiamo
La Staffetta della Legalità ha fatti all’Istituto Universitario di Criminologia di Vibo Valentia
Si è svolta ieri, nell’Istituto universitario di criminologia di Vibo Valentia, una nuova tappa della Staffetta della Legalità, un’iniziativa che continua a diffondere messaggi di impegno civile e testimonianze dirette contro le mafie.
All’incontro hanno preso parte Todini, capo di gabinetto della prefettura, la vicesindaca di Vibo Loredana Patrizia Pilegi e il tenente di vascello Gabriele Servidio, comandante della capitaneria di porto.
Ad aprire i lavori è stato Sergio Gaglianese, fondatore e presidente dell’associazione La Tazzina della Legalità.
Tra gli interventi più attesi e significativi, quello di Piera Aiello, prima testimone di giustizia in Italia, inserita dalla Bbc tra le 100 donne più influenti al mondo, e quello di Tiberio Bentivoglio, testimone di giustizia e icona dell’antindrangheta calabrese.
Di grande impatto le testimonianze di Mimmo Scordino, già in servizio alla sezione Catturandi di Palermo e membro della staffetta volante del dispositivo di scorta del giudice Falcone, e di Nicola Francesco Catanese, già caposcorta del giudice Borsellino.
A portare il loro contributo culturale sono stati inoltre gli scrittori Luciano Prestia e Pino Pasquino.
A moderare l’evento è stato Michelangelo Di Stefano, docente dell’Istituto ed ex dirigente della Dia di Reggio, mentre le conclusioni sono state affidate al rettore Saverio Fortunato.
La giornata, seguita con entusiasmo da una platea di studenti, ha rappresentato un momento di forte emozione e di riflessione profonda, soprattutto per chi ha scelto un percorso di studi complesso e affascinante come quello della criminologia.
La Staffetta della Legalità proseguirà presto con un appuntamento di grande rilievo organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Vibo, a conferma di un impegno che unisce istituzioni, associazioni e cittadini nella costruzione di una cultura fondata sulla legalità e sulla memoria.