Riceviamo e pubblichiamo

L’inaugurazione del nuovo palazzetto dello Sport di Soverato, un’opera a lungo attesa e desiderata dalla comunità, è stata accolta con un misto di entusiasmo e profonda critica.

Se da un lato la città festeggia una struttura moderna, dall’altro emergono gravi difetti strutturali e dimensionali che ne compromettono l’immediato utilizzo regolamentare.

La critica arriva direttamente dai vertici politici locali di FI, Gabriele Francavilla segretario cittadino e Giovanni Matacera vicesegretario provinciale, che puntano il dito contro una progettazione ritenuta “priva di lungimiranza”.

I problemi rilevati riguardano principalmente le due discipline destinate a usufruire della struttura:

Basket: il canestro è risultato non allineato alla linea di fondo. “La struttura entra nel campo di gioco di circa un metro e mezzo perché urta contro la ringhiera alle spalle del campo, posizionata per permettere il passaggio,” dichiara il Segretario cittadino Gabriele Francavilla. “Intervenire su un’opera appena consegnata non è normale: è il segno di una progettazione che non ha guardato con la giusta prospettiva.”

Calcio a 5: le dimensioni del campo sono insufficienti rispetto ai regolamenti nazionali.

“Le regole stabiliscono che il campo deve misurare tra i 38 e i 42 metri. Il nuovo palazzetto misura 33 metri e 80,” sottolinea il vicesegretario provinciale Giovanni Matacera.

“Mancano quasi quattro metri. Quattro metri sono la differenza tra essere dentro il regolamento e dover sperare in una deroga per giocare. E una deroga non è mai garanzia: è un’attesa sospesa.”

Secondo i due esponenti azzurri, questi errori basilari dimostrano la mancanza di coinvolgimento degli operatori sportivi e l’assenza di una visione a lungo termine per la città.

Francavilla rincara la dose: “Non serviva chiedere preferenze. Le misure sono scritte nei regolamenti.

Ma coinvolgere chi vive lo sport ogni giorno avrebbe permesso di evitare tutto questo. Il punto non è cercare colpe, ma riconoscere che è mancata visione.”

L’obiettivo mancato, proseguono, è quello di dotare Soverato di una struttura in grado di ospitare eventi di livello nazionale.

Matacera conclude con una riflessione amara: “Soverato ha squadre, competenze, passione e identità. Ma per ambire serve costruire con cura, con metodo, con progettazione che guarda lontano.

Oggi il palazzetto è stato inaugurato. E oggi, già, bisogna intervenire. Lo sport non è decorazione. È radice, comunità, possibilità. E la possibilità va preparata. Soverato non ha bisogno di opere da sistemare. Ha bisogno di opere che nascano giuste.”

La comunità attende ora di sapere quali saranno gli interventi immediati che l’Amministrazione intende attuare per sanare questi difetti strutturali e rendere il Palazzetto pienamente funzionale.

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