Paride Tremolada della sezione di Monza, scelto dal ‘suo capo’ Gianluca Rocchi per dirigere una delicata Sampdoria-Catanzaro, è approdato all’olimpo della Can tardi. Vale a dire alle soglie dei 35 anni. Età in cui, peraltro, ha esordito in A a fine ottobre 2023 in Udinese-Lecce. È nato infatti l’11 agosto 1988. Ma da allora ha bruciato le tappe. E dopo un… lunghissimo quinquennio passato invece in terza serie, in cui è per giunta arrivato quasi da 30enne, ha totalizzato ben 7 designazioni in A in un anno solare. Di cui addirittura 4 in questa stagione, anche se gli errori commessi in Napoli-Lecce alla 9. giornata gli hanno causato un momentaneo ostracismo dalla stessa ambita categoria.
In cui, di sicuro, conta di tornare al più presto. Magari dopo una prova degna di nota oggi pomeriggio. Perché è soltanto (ri)tornando a fischiare in massima serie che può aspirare a dirigere incontri di una certa caratura. Partite che lo possano mettere in lizza per provare a diventare intenzionale. Traguardo (al momento più sogno proibito) per cui ha ancora 4-5 campionati, compreso quello in corso come ovvio, davanti a sé. Però a patto di non sbagliare alcunché, eccetto qualche errore veniale. Ma, quantomeno per ora, l’obiettivo è di arrivare in doppia cifra in A.
Niente di più. Il resto, poi, si vedrà. I giornali locali e i tifosi catanzaresi, invece, dal canto loro già gongolano. O, almeno, non… ricusano Tremolada, considerato come i precedenti con le Aquile, tutti risalenti alla Serie C, siano in larga parte buoni con 2 vittorie, tre pareggi e un’unica sconfitta: a Monopoli l’ormai lontano 5 marzo ‘22.