Francesco Lollobrigida

Articolo e foto tratta da Fanpage.it

La carta Dedicata a te nel 2024 varrà 500 euro. I soldi arriveranno a settembre, dopo le procedure per individuare i beneficiari: saranno famiglie di almeno tre persone con Isee sotto i 15mila euro e che non ricevono nessun altro sussidio pubblico. La carta spesa si potrà usare per acquisti alcuni beni alimentari, carburanti e abbonamenti al trasporto pubblico.

L’annuncio è arrivato: il decreto per far partire la nuova social card Dedicata a te per il 2024 c’è, e l’importo salirà a 500 euro (era di 460 euro complessivamente lo scorso anno). La carta sarà dedicata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, di carburante e di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale. Per ottenerla bisognerà avere un Isee inferiore ai 15mila euro e non riceve altri aiuti dallo Stato, che si tratti di Assegno di inclusione, Naspi, cassa integrazione, alcuna forma di integrazione salariale o misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.

Il testo del decreto, varato dai ministeri dell’Agricoltura, delle Imprese, del Lavoro e dell’Economia, indica che sono “sempre più necessarie politiche a favore delle famiglie numerose, anche per contrastare la crisi demografica”. Perciò, la carta acquisti è stata rinnovata con i 600 milioni stanziati in legge di bilancio, insieme ai 50 milioni circa avanzati dall’iniziativa nel 2023.

Chi ha diritto alla nuova social card “Dedicata a te”: i requisiti Isee

In tutto ci saranno 1,33 milioni di carte da assegnare. Il decreto indica che, come lo scorso anno, i beneficiari saranno le famiglie residenti in Italia con un Isee ordinario valido al di sotto dei 15mila euro. In più, la carta Dedicata a te non spetta a chi riceve già: “Assegno di inclusione; Reddito di cittadinanza; Carta acquisti; qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico (di livello nazionale, regionale o comunale)”. E nemmeno “Naspi o indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori; indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; cassa integrazione guadagni; qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato”. Bisogna erogare “misure diverse per bisogni diversi”, ha commentato la viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci.

Sarà l’Inps a stilare l’elenco delle famiglie che rispettano i requisiti, e a trasmetterlo alle amministrazioni comunali. I Comuni poi per decidere i beneficiari dovranno dare priorità ai “nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2010″, poi a quelli in cui ” almeno uno nato entro il 31 dicembre 2006″, e poi in generale alle famiglie con almeno tre componenti. Sempre premiando chi, tra questi, ha l’Isee più basso. Dunque si possono considerare escluse le famiglie composte da uno o due persone, e anche quelle con figli maggiorenni a carico potrebbero restare fuori.

Quando arriva la carta acquisti spesa e come usarla

Le tempistiche per l’arrivo e l’utilizzo della carta sono piuttosto lunghe, nonostante l’annuncio a pochi giorni dalle elezioni europee: il via non è previsto prima di settembre. Il ministro Lollobrigida ha detto che la scelta di indire una conferenza stampa poco prima del voto è stata presa per “smentire” quei giornali che parlavano di ritardi nelle procedure per la nuova carta: “Girava tra l’utenza, che è un’utenza sensibile perché è in difficoltà, l’idea che li avessimo abbandonati. Questa è una conferenza che chiarisce e dà notizie”. E ancora, rispondendo a una domanda di Fanpage.it sui 900mila euro stanziati per una campagna di comunicazione sulle funzionalità della carta: “Ne faremo diverse di conferenze stampa, perché dobbiamo informare fino all’ultimo dei cittadini di quello che viene fatto, sia nell’interesse di coloro che ne beneficiano, sia di quelli che non beneficiandone vogliono sapere perché”.

Il decreto prevede che “entro trenta giorni” dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale (e bisogna ancora vedere quando avverrà), l’Inps dovrà stilare gli elenchi dei possibili beneficiari da inviare ai Comuni. A quel punto, ci saranno venti giorni di tempo per i Comuni per decidere chi effettivamente avrà la carta Dedicata a te, poi altri dieci giorni per l’Inps per rendere definitivi questi elenchi e trasmetterli a Poste italiane, che preparerà le carte nominative. Seguirà poi la procedura con cui i Comuni contattano la famiglia beneficiaria e la avvisano che la carta è disponibile per essere ritirata all’ufficio postale. Si tratterà di una semplice carta prepagata.

Insomma, il tempo minimo necessario sarebbe di due mesi dalla pubblicazione del decreto. Proprio per questo, si legge che il contributo sarà “erogato a partire dal mese di settembre 2024”: “Per due ragioni: la prima è che l’Associazione nazionale dei comuni ci ha sottolineato l’esigenza di avere più tempo per arrivare a una corretta distribuzione, specie nelle grandi aree metropolitane. E poi perché la distribuzione nel periodo estivo è gravata da flussi meno calcolabili”, ha detto il ministro Lollobrigida in conferenza stampa.

Ci saranno poi anche dei limiti temporali per utilizzarle la carta. Infatti, il primo pagamento andrà effettuato entro il 16 dicembre 2024, pena la decadenza del beneficio. Tutti i soldi caricati dovranno poi essere esauriti entro il 28 febbraio 2025. Nelle settimane successive Poste italiane farà il punto su quanti soldi sono stati usati e quanti sono avanzati. A quel punto, si prevede che le eventuali somme residue saranno ricaricate sulle carte delle famiglie che hanno utilizzato la card regolarmente, sempre seguendo gli stessi criteri di priorità (prima le famiglie numerose e con figli piccoli).

Quanto vale e cosa si può comprare

La carta Dedicata a te quest’anno vale 500 euro, un leggero aumento rispetto ai 460 euro previsti complessivamente lo scorso anno. Come nel 2023, gli acquisti possibili saranno di due tipi. Da parte i beni alimentari di prima necessità, selezionati da un elenco preciso stilato dal ministero (che esclude bevande zuccherate e alcolici, ma anche prodotti come le confetture): rispetto allo scorso anno saranno aggiunti i prodotti Dop e Igp, gli ortaggi surgelati, i prodotti da forno surgelati, il tonno e la carne in scatola. “Il paniere più ampio ricade sulle aziende italiane potenzialmente, sono convinto che i cittadini compreranno prodotti di qualità ove possibile”, ha commentato Lollobrigida. E sul fatto che nel settore dei surgelati operino soprattutto multinazionali: “Non sono il nemico, ci sono aziende multinazionali che usano gran parte dei nostri prodotti agricoli”. Dall’altra ci sono i prodotti per il trasporto: carburante, oppure abbonamenti per il trasporto pubblico locale.

In più, i negozi e le associazioni di commercio potranno aderire all’iniziativa – senza ricevere sovvenzioni o agevolazioni in cambio – e unirsi al “piano di contenimento dei costi” dei beni alimentari. Sostanzialmente, quindi, in alcuni negozi potranno esserci degli sconti dedicati a chi usa la carta: “Auspico che anche chi ha contribuito meno in questa edizione possa farlo di più”, ha detto il ministro Lollobrigida parlando dei rapporti con le associazioni del grande commercio. Lo stesso vale per i carburanti: è previsto infatti anche un “piano di contenimento dei costi del prezzo alla pompa”, con una “apposita scontistica praticata a favore dei possessori della carta”.

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