Si sa che il clima elettorale contagia e altera tutti e tutto. E non si vede perché mai le Regionali calabresi dovrebbero fare eccezione. Anzi. Dal momento che va bene l’ideale, ma la mazzicogna (leggasi potere e soldi), ah la mazzicogna, è mille volte meglio. Vuoi mettere. Capita così che, nel Pd dell’area centrale, serpeggi un certo malessere. Un malumore, più esattamente. Motivo? Amalia Bruni non si fiderebbe più del ticket con Ernesto Alecci nella corsa alla (ri)conferma di entrambi a Palazzo Campanella, nato anche per ottenere un certo esito (scontato) del congresso provinciale con la vittoria di Gregorio Gallello (segretario scelto da Alecci al posto del silurato Domenico Giampà) e Lidia Vescio (vice, in quota Bruni). Ma c’è da spiegare qualcosa di molto più importante.
Gli interessi di Alecci
Ad Alecci, si sa, elettoralmente conviene assai di più gestire rapporti con le tre donne (del territorio a lui limitrofo) della sua lista. Non solo Bruni, quindi, ma anche Elisabeth Sacco e persino Giusy Iemma di cui diremo a breve. Del resto, se Pasquale Tridico facesse il miracolo di superare Roberto Occhiuto nella “gara” per il… governatorato, lui si accomoderebbe sulla poltrona di presidente del consiglio regionale o mal che gli vada, e lo si dice schezosamente come ovvio, di vicegovernatore. E se lo facesse con voti personali in doppia cifra, la legittimazione sarebbe fortissima. Ma questo, pur da ancora neofita della politica, lo sa pure Bruni. Che non è certo l’ultima arrivata nella vita extrapolitica. Il punto allora qual è? Il ruolo della dirigente nazionale Jasmine Cristallo. La quale, secondo alcuni (stavolta credeteci non suoi detrattori, semmai il contrario), che forse la sparano grossa in preda alla delusione: “In Calabria starebbe più con i bonacciniani rispetto agli schleiniani!”. Motivo? Sebbene possa contare sui… buoni uffici della lìder maxima Elly Schlein, non vorrebbe manovre di disturbo, o persino veti, da parte dei colonnelli bonacciniani, sobillati dai loro… sciaraballi calabresi, al momento di ricevere un posto blindato in lista per la Camera nell’autunno 2027 o quando sarà.
Le presunte manovre “occulte” di Jas
Alla luce di quanto fin qui scritto, ecco dunque la ragione da cui discenderebbe la mano tesa a Sacco. E la… carta bianca ad Alecci pur nel dialogo con la vicesindaco di Catanzaro Iemma, che per la verità (ci risulta) Cristallo non ha (mai) potuto soffrire più di tanto malgrado reiterati gesti di simpatia nei suoi confronti rivolti dalla stessa collega politica. Ma ad Alecci, come premesso, serve anche Iemma perché “voti”, come pecunia, non olet dicevano i latini. Ed allora, non avendo i voti odore, se entrambi si possono aiutare, pur a scapito di altri patti, perché no? Del resto, Iemma prim’ancora che essere eletta, per lei difficile come azzeccare la sestina giusta al Superenalotto, deve evitare la figuraccia di arrivare quarta o quinta (da vicesindaco del capoluogo) nella lista Pd (in cui peraltro fino all’ultimo non voleva candidarsi, sapendo di avere zero chance e venendo arginata nel suo tentativo di correre invece con i più “modesti” rivali di Dp anche da Cristallo in realtà). E quindi… tutto fa brodo.
La Cena Straordinaria di beneficenza ma con al… centro Tridico e Iemma
In questo periodo di generalizzata caccia grossa alla… mazzicogna, pardon al consenso popolare, persino una Cena (Straordinaria) di beneficenza con… al centro Iemma e Tridico fa molto brodo, dicevamo. Perché va bene la solidarietà connessa all’evento, di sicuro meritoria, ma anche gli “annessi” non sono da disprezzare. Tipo una vetrina formidabile per chi è a caccia grossa, ribadiamo, di voti. E poi questa cena è un evento targato Acli-Città del Vento. E dunque, sulla base dei rapporti di amicizia (assai concreti) tra il presidente del sodalizio Alessandro Astorino e uno dei fratelli Celia (Enzo) su cui potremmo tornare ma in tale ragionamento questione di interesse marginale, un evento diciamo così molto aperto all’area politica Celia (Fabio)-Iemma sebbene l’invito esteso pure ad Occhiuto e ad altri esponenti della destra. Ma non è finita qui, aggiungendosi la pubblicità della manifestazione sui bus Amc e il protocollo d’intesa sottoscritto tempo fa, non abbiamo capito a… che pro ma è un nostro limite, tra la stessa Partecipata (con il presidente Eugenio Felice Perrone, in quota Celia) e la citata Associazione. Un quadro solo illustrativo di una “catena (cittadina, ndr) di affetti che né io né lei possiamo interrompere”, per dirla con il prof Sassaroli rivolto all’arch. Melandri in un dialogo di un atto del monicelliano Amici Miei.
Quella confidenza appena sussurata al nostro “malandato” orecchio di https://irriverentemente.com/
Ma, prima di chiudere e dopo la digressione anche sulle buone relazioni con Iemma oltreché con Sacco, torniamo al fermento e ai mal di pancia, inconfessati e incofessabili, del gruppo Bruni nei confronti di Cristallo. Che magari si basa su un tatticismo di Jas magari reale, magari.. gonfiato o persino.. inventato. Resta tuttavia una confidenza appena sussurata al nostro “malandato” orecchio di https://irriverentemente.com/ per vedere l’effetto che fa e stanare Jas o chi le sta intorno. Tanto poi forse dicendo alla diretta interessata, o veicolando il messaggio all’esterno, che le nostre sono fake news. Peccato, però, che in generale, dalla sinistra alla destra, quando non possono rivolgersi alla pletora di sedicenti giornalisti a loro libro paga o comunque nel loro taschino, anche perché non possono scrivere certe cose o pur facendolo li… sputtanerebbero subito dopo in barba a ogni deontologia professionale e… umana al solito vendendosi al migliore o più potente offerente, bussano da noi. E non sapete cosa esce fuori. Sai le risate! Come stavolta.
