Riceviamo e pubblichiamo
L’associazione La Tazzina della Legalità sente il dovere di rivolgere agli aspiranti governatiri un appello chiaro e diretto.
In questa campagna elettorale, purtroppo, registriamo un assordante silenzio su un tema che rappresenta la vera zavorra dello sviluppo calabrese: la ’ndrangheta.
Non possiamo limitarci a commissioni, comitati o consulte che per decenni non hanno prodotto alcun risultato concreto, se non commemorazioni, manifestazioni e proclami destinati a svanire il giorno dopo.
Non servono leggi spot buone solo a conquistare titoli di giornale compiacenti: servono invece azioni strutturali, coraggiose e continuative.
Noi vi chiediamo di assumere pubblicamente un impegno preciso: quali provvedimenti intendete mettere in campo per contrastare realmente la criminalità organizzata?
La ’ndrangheta non si sconfigge con retorica e passerelle, ma con politiche che eliminino il bisogno, creino opportunità di lavoro, investano in infrastrutture, trasporti e servizi, garantendo agli imprenditori calabresi le stesse condizioni di chi opera nel resto del Paese.
Noi saremo vigili e non accetteremo in silenzio l’ennesima stagione di promesse mancate. Dopo il 7 ottobre, chi avrà l’onore e l’onere di guidare la Calabria dovrà dimostrare di voler davvero ingaggiare una lotta senza quartiere alla ’ndrangheta, lavorando in sinergia con cittadini, associazioni, forze sociali ed economiche.
La Calabria non può più aspettare.
Abbiamo diritto a vivere e fare impresa con dignità, libertà e giustizia.
Noi non ci fermeremo.
