Quello tra Monza e Catanzaro, incontro valido per la 7. giornata del campionato di Serie B,  è già un piccolo crocevia per l’Aquilani-band. Che, affetta da una brutta “pareggite” acuta, cerca di guarire trovando subito il primo… acuto (leggasi vittoria) meglio ancora se in trasferta. E di più se nella città della famosa monaca di manzoniana memoria contro un’avversaria di tutto rispetto. Si parte dunque con la cronaca del match per vedere se accadrà.

Primo tempo:

Il Catanzaro, come premesso, è a caccia del risultato pieno per scrollarsi di dosso la… malattia del pareggio da cui è affetto dall’avvio della stagione in corso. E infatti, a differenza del recente passato, anche sospinto da migliaia di suoi tifosi sugli spalti dell’U-Power Stadium, “stappa” la partita quasi subito. Al 6’, per l’esattezza. Se ne incarica Cisse, ma guarda un po’ uno a… caso, che innescato da Iemmello (Re Pietro), un altro calciatore… marginale nelle file calabresi, fulmina l’incolpevole portiere dei biancorossi brianzoli Thiam: 1-0, quindi. Pardon: 0-1. Il Catanzaro pare poter far male ai rivali ogni volta che oltrepassa la metà campo. Ma al 27, quasi dal nulla, Birindelli offre ad Azzi la palla del pareggio. Meno male, per Verrengia e soci, che la sfera incocci la traversa. Si resta, quindi, con le Aquile avanti. Al 33’, poi, scoppia una mezza rissa. Animi agitati in campo e arbitro, il sig. Perri di Roma1 (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=22451), che seda i calciatori a fatica, sventolando un paio di gialli. Al 39’, tuttavia, un Alvarez azionato dal solito ispirato Birindelli fa 1-1. Passano pochi minuti e i giallorossi, come detto feriti da Alvarez, tentano di insidiare Thiam. Ma niente da fare, almeno per ora, anche perché il Monza prova un altro break. Dopo appena 1’ di recupero, il parziale però si chiude sull’1-1.

Secondo tempo:

La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo, con le Aquile che appaiono più volitive (e di fatto lo sono) dei lombardi. Che però, poi, come d’un tratto… s’accendono! Cissè, infatti, svaria lungo il fronte d’attacco, ma al 6’ sull’asse (solito) Alvarez-Azzi viene prodotta una conclusione su cui l’estremo difensore degli ospiti Pigliacelli è costretto a prodursi in un intervento nient’affatto banale. Ma Azzi si fa notare pure al 9’. Così come Alvarez al 15’. Attenzione, però, nulla di trascendentale, anche perché il match tende a sgonfiarsi come un soufflé venuto male, che cresce all’inizio in forno per poi… scoppiare. Ma mentre il gioco ristagna, il Monza sembra uno di quei serpenti acquattati prima di colpire per far male. Malissimo, anzi!. Cosa che gli riesce puntualmente, con Birindelli, al 21’ su assist di Izzo. Solita “suspance Var”, ma dopo immancabile lunga verifica è tutto ok (2-1). In casa Monza, come ovvio, molto meno dalla parte opposta. Si arriva così alla mezz’ora e all’altro rituale della girandola di cambi in uno degli ultimi slot a disposizione dei rispettivi tecnici. Uno dei quali, Aquilani, si mostra troppo nervoso in panca, rimediando addirittura l’espulsione diretta al 33’. Al 36’, invece, ancora Birindelli prova a dare a Maric l’occasione per chiudere i conti, sul 3-1,  che sfuma però. Passano i minuti e si resta sul momentaneo 2-1, che per i calabri suona già come un prima condanna.

Conclusioni:

Poco o niente da aggiungere e quindi da… concludere, sul match odierno delle Aquile, se non ovvietà. Diciamo quindi solo che così proprio non va, in casa giallorossa! Certo, come andiamo ripetendo dallo scorso fine agosto, di tempo per invertire decisamente la rotta ancora ce n’è tanto, tantissimo. Ma sullo staff tecnico va comunque aperta quantomeno una prima seria riflessione, anche approfittando del periodo di sosta per le Nazionali. Una… coincidenza temporale che sembra proprio cadere a fagiolo per il malmesso Catanzaro attuale.

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