La delicata sfida (soprattutto per la compagine viaggiante) tra Monza e Catanzaro sarà diretta dall’arbitro Mario Perri della sezione Aia di Roma1.
Un cognome che tradisce origini calabresi, come abbiamo scritto su di lui l’8 dicembre del 2024 per il… geniale arbitro capitolino (leggi qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-brescia-dirige-il-novellino-perri-genio-romano-con-passione-per-il-fischietto-e-cognome-che-tradisce-origini-calabresi/).
Il quale magari non sarà un asso del fischietto, e a breve vedremo il perché, ma che fuori dal rettangolo verde è un giovane capace di vantare nientemeno una laurea in Ingegneria aerospaziale con lode. Mica “pizza e fichi”, dunque, come direbbero nella sua città di residenza.
In campo, però, Perri dovrà faticare per arrivare all’eccellenza, essendo un secondo anno Can che ancora non ha… visto la A da arbitro centrale.
Ma di tempo davanti per tentare di migliorare la sua comunque già brillante carriera ancora ne ha. Eccome! È infatti un “ragazzo” di neppure 33 anni, che compirà solo il prossimo 22 dicembre (è un classe ‘92). Sta di fatto, però, che dopo la promozione nell’Olimpo della Commissione arbitrale nazionale d’élite è stato finora chiamato a dirigere solo, si fa per dire, 17 gare di serie cadetta, compresa quella odierna. Tra cui, anche, un Catanzaro-Brescia (2-1 per i calabresi) del giorno dell’Immacolata di circa 10 mesi fa. Match che lo ha portato, insieme ad altri 13, a chiudere la stagione passata, come detto la sua prima assoluta alla Can, con 14 presenze totali nel secondo campionato professionistico del calcio italiano.
Da dove è arrivato dopo quattro annate passate sui terreni di gioco di C. Tanti numeri positivi, quindi per lui. Che però si augura di far bene oggi per proporsi al debutto nella massima categoria prima di spegnere le sue 33 candeline e chiudere di fatto l’anno solare calcistico o quasi.