Riceviamo e pubblichiamo
“La proposta del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, di istituire un Osservatorio sulla criminalità economica e il lavoro non dignitoso si configura come una risposta incisiva alla crescente problematica dello sfruttamento del lavoro e delle pratiche illegali.
Che in Calabria e in altre regioni d’Italia continuano a compromettere sia il benessere e la dignità dei lavoratori che la sostenibilità di un’economia sana e prospera”.
È quanto afferma il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, in merito alla proposta avanzata dal dottor Curcio in occasione di un seminario organizzato dall’Università Magna Graecia di Catanzaro.
Anche il rettore dell’Ateneo, prof. Giovanni Cuda, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa e ha confermato l’impegno dell’Università a sostenere il progetto attraverso il Centro di ricerca “Digit Lab Law – Transizione digitale, autonomie negoziali e relazioni di lavoro”, guidato dal prof. Antonio Viscomi.
La Cgil Area Vasta, ritiene che “l’istituzione dell’Osservatorio possa rappresentare una risposta necessaria ai gravi fenomeni di sfruttamento che colpiscono quotidianamente lavoratori in numerosi settori, come l’agricoltura, il turismo, il commercio e altri comparti, dove il lavoro nero, il mancato rispetto dei contratti collettivi e le condizioni di lavoro non dignitose sono all’ordine del giorno. La diffusione di situazioni di lavoro grigio e nero, danneggia la qualità del lavoro e minano la competitività dell’intero sistema economico”, afferma ancora Scalese.
“Il nostro impegno sarà costante affinché questa iniziativa possa portare a una maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine, delle istituzioni e delle altre parti sociali nel contrastare le illegalità e nel garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori – afferma ancora Scalese -. Mettiamo a disposizione dell’Osservatorio la nostra esperienza quotidiana nel difendere i diritti dei lavoratori, e rafforzando ulteriormente il suo ruolo nel contesto territoriale e nazionale.
Un sistema di monitoraggio e di azione congiunta, che coinvolga le istituzioni, gli ispettorati del lavoro e le forze dell’ordine, è fondamentale per rispondere alla drammatica situazione che interessa numerose realtà lavorative in Calabria e in altre regioni”.
“Questa iniziativa, che vede il coinvolgimento anche delle università e delle realtà di ricerca, è un’opportunità per rafforzare il nostro impegno verso il rispetto della legalità e, soprattutto, per garantire la dignità dei lavoratori, attraverso il monitoraggio e l’emersione di pratiche illegali e di sfruttamento – conclude Scalese -.
La Cgil continuerà a lavorare a fianco dell’Osservatorio e delle altre forze sociali per assicurare che il lavoro in tutte le sue forme sia rispettoso dei diritti e delle condizioni di dignità per ogni lavoratore, nel rispetto delle normative e dei contratti nazionali”.