Riceviamo e pubblichiamo. Foto Archivio

Un seminario molto partecipato quello organizzato dal Collegio dei Costruttori Edili della provincia di Crotone – ANCE Crotone – per aprire un confronto sul Decreto Correttivo al nuovo Codice degli Appalti Pubblici.

L’evento, che si è svolto ieri a Crotone, ha registrato una significativa affluenza di imprese di costruzione, ordini professionali e stazioni appaltanti, a testimonianza dell’importanza delle tematiche affrontate.

Dopo i saluti istituzionali del presidente di ANCE Crotone, Giuseppe Sammarco, il dott. Antonio Fusinato e l’avv. Francesco Lilli hanno illustrato i punti chiave del Decreto Correttivo, con un approfondimento sulle procedure di gara, la qualificazione delle stazioni appaltanti e degli operatori economici, la revisione dei prezzi e il subappalto.

Il seminario ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra gli attori del settore, offrendo spunti di riflessione utili per garantire uniformità e consapevolezza nell’applicazione della normativa.

“Siamo molto soddisfatti dell’ampia partecipazione e dell’interesse dimostrato”, ha dichiarato il presidente Sammarco. “L’incontro ha permesso di chiarire aspetti fondamentali del Decreto Correttivo e di raccogliere le preoccupazioni e le esigenze delle imprese e delle stazioni appaltanti. La collaborazione tra pubblico e privato è essenziale per assicurare un sistema di appalti più efficiente, equo e funzionale allo sviluppo del territorio”.

Entrato in vigore il 31 dicembre 2024, il Decreto Legislativo 209/2024 introduce una serie di modifiche al Codice dei Contratti Pubblici, con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare il quadro normativo.

Il provvedimento interviene su diversi fronti, mirando a tutelare l’equo compenso nelle gare di progettazione e a introdurre un meccanismo più efficace di revisione dei prezzi. Si punta inoltre ad accelerare la digitalizzazione dei contratti pubblici, anche attraverso l’utilizzo del BIM, e a favorire la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMIP) agli appalti.

Particolare attenzione è rivolta alla tutela dei lavoratori, con il rafforzamento delle tutele lavoristiche. Il decreto interviene anche sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, sull’uso delle attestazioni SOA nei subappalti e sulla nomina del RUP. Si prevedono incentivi tecnici anche per dirigenti e servizi di rilevanza, e si razionalizzano le tempistiche delle procedure di appalto e di concessione. Vengono inoltre introdotte nuove regole sugli affidamenti diretti e sulla deroga al principio di rotazione, sulle garanzie a corredo dell’offerta, sugli accordi quadro e sul silenzio-assenso nella verifica dei requisiti. Infine, il decreto definisce nuovi requisiti di partecipazione per i servizi di architettura e ingegneria.

In sintesi, il D.Lgs. 209/2024 rappresenta un intervento volto a modernizzare e rendere più efficiente il sistema degli appalti pubblici, rispondendo alle criticità emerse e alle richieste di modifica da parte dell’Unione Europea.

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