Articolo tratto da Psb (di Alessio D’Errico)

La stagione della Sampdoria è stato un costante declino: una stagione piatta, il picco del derby vinto in Coppa Italia e poi mesi vissuti nella convinzione di non poter vivere, quasi per status e diritto divino, ciò che poi si è verificato.

Tra i tanti momenti della stagione della Sampdoria, abbiamo raccolto una fotografia che è l’istantanea di un popolo che ha sperato e lottato, sopportato e supportato senza essere ripagato.

Una foto simbolica: una calma, quella del mare e del cielo limpido che fanno da contrasto a dei tifosi stremati che hanno passato la notte in spiaggia dopo una trasferta lunghissima (1.090 km) da Genova a Catanzaro.

Uno scatto che vale più di mille parole, di reportage e documentari. In questa foto c’è la passione che non muore, il sacrificio per qualcosa che determina la propria vita.

Se il calcio è realmente la cosa più importante delle cose meno importanti, per citare Sacchi, è in questi momenti di vita normale che questo sport fa riconciliare anche le anime più turbolente.

Nessun popolo merita di vivere delusioni sportive: quando però a toccare il fondo è un club che ha vissuto momenti di gloria massima, tutto si ingigantisce ed anche una foto diventa la fotografia dell’anno.

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