Riceviamo e pubblichiamo. Foto Archivio

Quando il silenzio brucia più del fuoco, ennesima lettera aperta di Sergio Gaglianese, presidente dell’associazione La Tazzina della Legalità

Mentre l’Italia segue con attenzione lo spoglio elettorale, a Catanzaro si alza ancora una volta una colonna di fumo nero dagli insediamenti rom.

Un altro rogo tossico, l’ennesimo, che avvelena l’aria e ricorda quanto sia fragile la convivenza tra emergenza ambientale, degrado e legalità.

E come troppo spesso accade, tutto avviene nel silenzio assordante della politica e delle istituzioni.

Un silenzio che pesa, che ferisce, che alimenta la rassegnazione di chi vive e lavora in un territorio che meriterebbe rispetto e tutela.

Non posso e non voglio più tacere.
Sono arrabbiato, indignato, ma anche profondamente deluso: non è più tollerabile assistere a questi episodi come se fossero parte della normalità.

Mi rivolgo direttamente al Sindaco prof. Nicola Fiorita, al Prefetto S.E. Castrese De Rosa, e alla Sottosegretaria all’Interno on. Wanda Ferro: quando passeremo finalmente dalle parole ai fatti?

Quando la tutela della salute pubblica e della sicurezza ambientale diventerà una priorità reale, non solo un titolo nei convegni o nelle campagne elettorali?

Come Associazione “La Tazzina della Legalità”, non resteremo più in silenzio.
La legalità non è solo lotta alla criminalità organizzata: è anche rispetto per il territorio, per l’ambiente, per la dignità delle persone.

Serve una presa di posizione netta, un piano di interventi concreti: bonifiche, sorveglianza costante, azioni coordinate per prevenire e reprimere comportamenti che mettono a rischio la salute di tutti.

Non possiamo più permettere che l’abbandono e l’indifferenza diventino complici dell’illegalità.

Catanzaro, e la Calabria tutta, meritano aria pulita, sicurezza e futuro.

Noi continueremo a pretendere tutto questo — senza silenzi, senza paura, senza compromessi.

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