La 17. foto senza commento (ma stavolta con testo) della settimana è dedicata al curioso caso del doppiopesismo o, se preferite più in generale, del “doppio binario” del consigliere comunale Fabio Celia. Che non perde occasione di attaccare l’amministrazione Fiorita su tutto. Tranne quando c’è di mezzo la “sua” vicesindaco e pluriassessore Giusy Iemma. Che, se ci consentite un’innocente battuta di spirito, essendo come appena spiegato un pluriassessore anche con delega al Mare, poco ci manca induca lo stesso Celia a dire di “averla vista camminare sulle acque per quanto sia prodigiosamente brava”. Insomma, cosa sarebbe accaduto a Catanzaro senza di lei? L’oblio, almeno a dar retta agli stentorei e reiterati interventi del caro amico in Consiglio e sui media locali?
Celia passi dalle parole ai fatti e salvi subito il… fiore del deserto (fioritiano)
Un Celia che si è vantato di aver supportato Iemma nel difficile percorso per l’approdo a Palazzo De Nobili (grazie alla doppia preferenza di genere) e poi di averla sponsorizzata per occupare la poltrona, di n.2 fioritiana, occupata attualmente, non è certo un… passante al cospetto della citata geriatra prestata alla Cardiologia. Motivo per cui, perché ora che lui ha “rotto” con il sindaco, in realtà mai si sono amati e in merito diremo qualcosa a breve, perché non induce Iemma alle dimissioni? Sarebbe il modo, per lei, di uscire da una compagine governativa cittadina che Celia boccia senza appello. Dal momento che, in caso contrario, non può ritenere di essere minimamente credibile quando si lamenta di ogni cosa vada a rotoli, o comunque non funzioni come dovrebbe, in città. Da ultimo, a inizio settimana, si segnala l’’intervento al vetriolo sulle condizioni pietose di Lido. Salvo poi, appunto, magnificare a ogni pie’ sospinto e come nulla fosse le mirabolanti doti di Iemma. Ecco perché non dovrebbe limitarsi a pubblici encomi nel civico consesso e roboanti comunicati commissionati al proprio corposo “ufficio stampa”, salvando invece un tale prezioso… fiore del deserto (fioritiano) con un atto concreto! Vale a dire convincendola a un salvifico immediato passo indietro. Non altro!
Una palese incoerenza, che fa male…
Sulla scorta di quanto fin qui scritto quindi, pur essendo la politica l’arte del possibile e dell’impossibile ma non certo della coerenza, Celia, da persona intelligente qual è, ha le capacità per capire bene da solo quanto appaia contraddittorio. Quasi sprecando fiato e, come non bastasse, divenendo oggetto di significativi attacchi social. Questo perché, mentre sostiene che Nicola “Nick” Fiorita & co. sono inadeguati a governare Catanzaro, “condanna” alla feroce critica anche la per lui formidabile Iemma. Altrimenti apparendo fin troppo strumentale e revanscista con Nick. Perché delle due l’una: o la sua stimatissima Giusy è parte integrante dello sfascio cittadino e di Lido in particolare (essendo, ribadiamo, assessore delegata al Mare) o subisce il decadimento favorito dagli attuali standard amministrativi. Ma, pure in tale ultima ipotesi, finisce per esserne fatalmente complice. Salvo immediate dimissioni, ripetiamo. Faccia ordine dentro se stesso quindi Celia. E spieghi ai catanzaresi, ai numerosi elettori e di conseguenza pure a noi, cosa stia a fare al suo inamovibile posto un vicesindaco (e non solo), secondo lui “mai vista prima” per bravura, in un’Amministrazione tanto scadente sempre secondo lui. Incredibile, ma vero! E Catanzaro simile a Hollywood, dunque: non proprio una città dei sogni ma del paradosso sì.
Celia e le negative conseguenze delle sue eccessive pretese
Si dice che cambiare idea sia segno d’intelligenza. Noi preferiamo quasi sempre la coerenza fino alle… estreme conseguenze, ma tant’è. Sono idee. Cosa c’entra, però, Celia? Presto detto! Nick non lo “amava”, fin dal principio, semmai lo ha usato (come fatto con tantissimi altri, peraltro) per centrare l’obiettivo nella per lui quasi impossibile corsa a… sindaco. E potendo, neppure lo avrebbe voluto candidato. Celia, dal canto suo, pur ricambiando questa… cordiale avversione lo ha supportato al massimo. Salvo poi mollarlo e contrastarlo in ogni modo. Insieme al nuovo amico fraterno, da un paio d’anni a questa parte non di più, Antonello Talerico con qui in passato erano tutt’altro che rose e fiori finché una conoscenza in comune non favorisse… l’improvviso amore. Comunque sia, la loro, è diventata una “guerra” vera. Non certo come quella farlocca di Lega e Forza Italia che gettano fumo negli occhi e imboniscono solo i catanzaresi cazzoni. Non essendoci alcun contrasto, ma solo un inossidabile accorduni, maggioranza-opposizione in nome degli interessi generali. È paradossalmente proprio per tale ragione, però, che Celia deve fare molta attenzione. Perché via di questo passo rischia di apparire bulimico di riconoscimenti da ottenere, e desideri da esaudire, in cambio dell’aiuto dato a qualcuno in politica. E non è affatto bello per lui.
Celia ingrato con Nick? C’è chi lo pensa!
Celia ha aiutato in tutti i modi Fiorita (anche economicamente, organizzando cene e buffet elettorali nel suo bar e ristorante di Lido. A due eravamo presenti pure noi in qualità di giornalisti, ma pronti a mangiare, come sempre). In più Fabio è assai più di sinistra del camaleontico furbacchione democristiano Nick. Uno pronto a farsi concavo e convesso, in stile Giorgia Meloni, a seconda di cosa serva e con chi serva. Ecco perché un Celia che rompe con Fiorita non può certo farlo per motivi ideologici. E allora perché accade?
Semplice: si aspettava ben altra considerazione (leggasi risposte… politiche) dal sindaco. Che però gli ha nominato Iemma in Giunta (con un piccolo ruolo pure del Pd, ma poi neanche tanto); gli ha nominato l’avvocato personale, asseritamente uomo di destra sebbene ottimo professionista, alla presidenza dell’Amc (in quota Pd, ma con spinta decisiva di Talerico in questo frullatore impazzito chiamato De Nobili); ha sorvolato sullo spinoso caso dei rifiuti lasciati dai commercianti per il ritiro nel cuore di Marina, categoria di cui come premesso Celia fa parte; ha sorvolato sulla spinosa incompatibilità dei consiglieri indebitati con il Comune (addirittura rivelata dal diretto interessato, di cui abbiamo una registrazione), anche se – si dice – per salvare pure qualcuno dei suoi; si è fatto dire di tutto senza battere ciglio e mai replicare e, anzi, si è addirittura congratulato con una nota stampa diramata da Palazzo De Nobili con i nuovi gestori (i vecchi cronisti, in pratica) dell’ex web giornale di Celia stesso. Una testata che, prima di passare di mano (quand’era cioè ancora di proprietà di Celia, prima di… saltare per mancanza di fondi) pubblicava articoli “antisindaco” dall’evocativo titolo (un abile gioco di parole) Fiori-Tallini.
Una sorta di espediente lessicale utile più o meno ad accreditare la tesi di una commistione destra-sinistra (ovvero tra Fiorita e la coalizione del già plenipotenziario locale forzista Mimmo Tallini, guidata da Talerico) proprio a scapito degli alleati originari di Nick con in testa Fabio. Incredibile, vero? Non a Catanzaro!
Ma allora cosa va cercando… l’ingrato (forse con tutti) Fabio? E cosa potrebbe accadere nella prossime campagne elettorali?
Fiorita ha anche detto vari (e pesanti) no a Celia o comunque lo ha sovente tenuto troppo a… bagnomaria per i suoi gusti. Ad esempio, a settembre ‘24. Come? Non nominandogli in Giunta il “prescelto” Salvatore Passafaro e addirittura dandogli lo smacco di cooptare invece una figura come Irene Colosimo. Favorita della dirigente nazionale Democrat Jasmine Cristallo. Quella stessa Jas che appena pochi mesi dopo ha di fatto messo alla porta (Dem) Celia. Il peggiore e più sottile dei “dispetti” fioritiani, quindi. Ma, come spiegato prima, il… raccolto politico di Celia era già stato assai redditizio. Ecco dunque perché, alla fine della fiera, il buon Fabio appare come un ingrato, instillando il dubbio che (politicamente parlando) offra tanto in partenza però avendo pianificato di chiedere poi (sempre e solo sotto il profilo politico) molto, ma molto, di più: quasi l’impossibile. Un dato che gli fa correre il grave pericolo di renderlo del tutto inaffidabile agli occhi dei futuri compagni di viaggio e dirigenti di partito. Malgrado il tanto che mette sul tavolo (pur in frangenti di grossa difficoltà per lui), a disposizione di alleati e amici di partito. Che vedremo quale sarà in futuro. Mentre ne vedremo delle belle, da qui a Regionali e Comunali, con irriverentemente.com/, al solito senza “filtri” se Dio ci conserverà la salute.
