Dopo aver assistito all’inutile consiglio comunale odierno, aperto e straordinario, sulla delicata vicenda del Sant’Anna Hospital ci è subito venuta in mente un’idea. Persino banale di fronte al millesimo atto d’indirizzo, varato da un civico consesso che prende per fesse persone disperate per mancanza di lavoro. E in una situazione che va ben oltre il terribile rischio di perdere l’unico finora avuto purtroppo, dando loro a intendere di poter fare qualcosa per aiutarle. Quando invece è palese che il Comune non può giocare alcun ruolo. Meglio fare niente, allora? Sì, se l’alternativa è metter su penose, e ribadiamo del tutto inutili, passerelle. Peccato, allora, che la nostra idea iniziale resterà tale. Considerato come in città nessuno ci dia retta. E soprattutto non contiamo alcunché, essendo ostinatamente distinti e distanti da ogni camarilla e grumo (pardon, gruppo) di potere. Ma se così non fosse, avremmo una proposta. Ripetiamo! Pro Nicola Fiorita, per paradosso. L’istituzione del Premio Richelieu. Che il nostro Nick vincerebbe a mani basse. Tutti gli anni. Almeno fin quando la città patirà la sciagura di averlo come sindaco. Fino al 2027, cioè.
L’inciucio come… arte sullo sfondo del dramma S.Anna
Il 2027, purtroppo, è ancora lontano. E intanto, per altri 3 anni, ai catanzaresi toccherà assistere alla sublimazione dell’inciucio. Vale a dire al “fare politica”, che in realtà è la mortificazione della Politica con la P maiuscola, a cui Fiorita si richiama sempre. Come pure oggi, quando ha dovuto giustificare l’ennesimo tentativo di accorduni sottobanco. Stavolta, come un anno fa di questi tempi peraltro, con Azione. Ma, poverino, non è colpa sua. È l’unico modo in cui lui e il suo azionista di maggioranza Antonello Talerico sanno appunto “fare politica”.
Comunque sia, quali i motivi e i vantaggi reciproci dell’accorduni? Sergio Costanzo, intervenuto in Aula anche sull’argomento, non ha voluto svelarli. Ma noi crediamo di saperli. O almeno intuirli: cercare di creare un contrappeso al De Nobili allo strapotere del forzista Talerico. Non numerico, come ovvio. Bensì politico, immettendo una componente di sinistra o, più precisamente, meno di… destra rispetto a quella talerichiana in Amministrazione.
Sul tavolo il solito “pacchetto inciucio” con in primis l’offerta di un assessorato per il ccordinatore provinciale dell’ormai sempre più marginale Azione, Roberto Guerriero. Più altre postazioni, diciamo così, di sottogoverno. Magari da contrattare fin quando proprio Talerico non si storce e, giocando scaltramente a “poliziotto buono poliziotto cattivo” con lo stesso Nick, non manda tutto a monte. Così lasciando i calendiani dei Tre Colli sedotti e bidonati.
Marameo ai lavoratori, fatti “fessi e contenti” da politica e sindacati
E i lavoratori del S.Anna? Si sono sorbiti 3 ore di chiacchiere e caldo per ascoltare altrettante ore di… blablabla. Da Giusi Iemma a Francesco Assisi, passando per tutti gli altri, sindacalisti compresi. Questi ultimi peraltro esponenti di sigle, Cgil e Usb, a Catanzaro notoriamente ‘pappa e ciccia’ con il sindaco. Cari lavoratori, allora, pensate solo a questo. Può essere preso sul serio dal governatore e commissario alla Sanità della Calabria Roberto Occhiuto, un Fiorita tenuto per la gola (vogliamo essere eleganti) dal fedelissimo dello stesso Occhiuto: Talerico? Un Talerico non a caso oggi eclissatosi dal dibattito, quando in Aula di solito interviene pure se si parla della targa a Tal de’ Tali. Ecco, basta pensarci un pochino per capire come sia persino inutile rispondere a una simile domanda retorica. Che Dio ve la mandi buona, allora. Che dal De Nobili, credete a noi, aiuto non ve ne può venire. Alcuno! Salvo ascoltare il blablabla di personaggi, quasi tutti, che l’unico lavoro a cui sono interessati (da oltre 2mila euro al mese, prima mai visti) è il loro.