Riceviamo e pubblichiamo
Il Brinkhuis di Laren è lieto di presentare In Cemento Veritas, una mostra personale dell’artista italiano Mario Loprete, curata da Monique Kropman, che sarà visitabile dal 15 novembre 2025 al 9 gennaio 2026.
Attraverso un nucleo di opere recenti, Loprete esplora le tensioni tra materia, memoria e forma, impiegando il cemento come medium simbolico e al contempo concreto, recuperando la verità intrinseca dei materiali e delle tracce urbane.
Mario Loprete – “In Cemento Veritas”
Con In Cemento Veritas, Mario Loprete presenta un dialogo poetico e scultoreo con la materia. Il cemento diviene non solo veicolo di costruzione, ma testimonianza visiva: superfici segnate, ricostruite, volteggiate da ombre e crepe, che narrano mondi urbani sospesi tra abbandono e trasformazione. Loprete indaga l’architettura del reale, restituendo con umiltà e forza le storie che albergano nei gesti, nelle geometrie, nelle rotture. È una mostra che invita lo spettatore a cercare dentro il solido ciò che appare fragile, dentro il concreto ciò che vibra di invisibile bellezza.
Nelle opere in cemento che riportano la scritta “Brinkhuis”, Mario Loprete compie un gesto concettuale di forte potenza simbolica: trasforma il nome del luogo espositivo in materia artistica, rendendolo parte integrante della propria poetica del cemento.
Il logo, ricamato o inciso nella superficie della scultura, perde la funzione promozionale o identitaria originaria e diventa segno sedimentato, traccia fisica di un incontro tra artista e spazio.
Questo gesto non è mero omaggio all’istituzione che lo ospita: è una forma di site-specificity concettuale, in cui il luogo diventa soggetto dell’opera stessa. Il nome Brinkhuis — come in precedenza accadeva con i riferimenti alla memoria, alla storia o al corpo — si indurisce nel cemento, si fossilizza, diventa memoria tangibile dell’esperienza espositiva.
Loprete ribadisce così il proprio linguaggio coerente: la materia urbana come archivio emotivo. In questo caso, l’archivio include anche il rapporto con il sistema dell’arte, con la curatela, con la dimensione istituzionale.
Il cemento, che da sempre è simbolo di costruzione e di permanenza, fissa nel tempo il nome del luogo, invertendo il rapporto consueto: non è più il museo a ospitare l’opera, ma l’opera a custodire il museo.
Brinkhuis Laren – Un luogo nell’anima culturale dei Paesi Bassi
Situato nel cuore di Laren, il Brinkhuis è da decenni uno dei pilastri della vita culturale olandese. Laren, storica colonia di artisti sin dalla fine del XIX secolo, ha visto susseguirsi pittori, scultori, intellettuali attratti da paesaggi, luce, atmosfera idilliaca ma al contempo vibrante.
In questo contesto, il Brinkhuis si configura come spazio d’incontro, sperimentazione e divulgazione dell’arte contemporanea, capace di tessere un ponte fra la tradizione della Scuola di Laren e le contaminazioni internazionali più attuali.
Il centro culturale ospita mostre, concerti, performance, laboratori, fungendo da catalizzatore per la comunità locale e da punto di riferimento per gli amanti dell’arte provenienti dai Paesi Bassi e oltreconfine. La sua importanza risiede nella capacità di mantenersi vivo, dialogante, attento alle istanze del presente, offrendo al pubblico non solo la fruizione estetica ma anche occasioni di riflessione critica e condivisione.