Riceviamo e pubblichiamo
Con questo comunicato, intendiamo denunciare pubblicamente il grave e inaccettabile atteggiamento tenuto nei confronti di un nostro delegato sindacale durante la presentazione dell’Atto Aziendale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Renato Dulbecco, avvenuta il giorno 13 giugno 2024. A tale riunione, di fondamentale importanza per comprendere l’organizzazione aziendale e il futuro dei lavoratori, è stato impedito l’accesso al nostro delegato sindacale, contro ogni logica democratica.
In apertura della riunione, il signor Nino Critelli, rappresentante del sindacato NurSind e il signor Ivan Mancuso della UIL, hanno impedito al nostro delegato di partecipare anche solo come semplice uditore, sostenendo che la nostra organizzazione sindacale non fosse firmataria di contratto. In merito a questa dichiarazione mendace desideriamo precisare quanto segue:
1. L’articolo 12 dell’accordo quadro dell’ARAN permette la presenza in delegazione trattante di tutte le organizzazioni sindacali che abbiano eletto almeno una rappresentanza alle RSU, e quindi nello specifico l’USB aveva diritto alla presenza di un proprio rappresentante.
2. Anche ignorando quanto previsto dall’ARAN, la riunione in questione non prevedeva alcuna forma di contrattazione, ma semplicemente una mera illustrazione del futuro Atto Aziendale, rendendo oltre modo fuori luogo quanto affermato dal signor Critelli e dal signor Mancuso.
Siamo profondamente inorriditi anche dall’atteggiamento avuto sia dalla coordinatrice delle RSU che dalle altre organizzazioni sindacali presenti all’assemblea. Nello specifico, CGIL, CISL, FIALS e NursingUP, rimanendo in silenzio e non opponendosi alle mendaci dichiarazioni della UIL e del NurSind , hanno permesso che venisse compiuto un atto fortemente antidemocratico e lesivo non soltanto del diritto sindacale ma anche del mero diritto costituzionale.
Vista la gravità del gesto oltre che pretendere formali scuse da parte dell’Azienda, chiediamo una presa di posizione ufficiale da parte del sindacato NurSind , con il quale spesso condividiamo battaglie in difesa dei lavoratori a livello nazionale. Siamo abituati a gli atteggiamenti di ostracismo della UIL ma ci stupisce che proprio un rappresentante del NurSind , sindacato che si autodefinisce “il sindacato delle professioni infermieristiche”, abbia impedito l’accesso alla riunione di un infermiere.
Inoltre, invitiamo l’Azienda avviare tutte le procedure necessarie affinché atti ti tale gravità non si verifichino in futuro, ripristinando in tal modo il rispetto della legalità nelle relazioni sindacali.
Denunciamo quanto accaduto il 13 giugno perché siamo convinti che i lavoratori devono essere messi a conoscenza di un gesto di tale gravità, del bieco tentativo di ottenere visibilità agli occhi dell’Azienda a discapito dei propri colleghi che in quella azienda lavorano. Per quanto il gesto sia stato spiacevole e sgradevole, non ci intimidisce minimamente perché al contrario de gli altri siamo convinti dell’intelligenza del personale della Dulbecco, che ormai ha imparato a distinguere tra chi partecipa alle riunioni per difendere gli interessi dei lavoratori e chi ci partecipa per altri scopi, pretendendo anche di decidere chi può ascoltare e chi no.
USB – Unione Sindacale di Base Renato Dulbecco