Aggiornamento sul fronte Pd. Partito a Catanzaro coinvolto in una guerra fratricida (peraltro pane quotidiano in casa Democrat a tutte le latitudini) in vista del congresso provinciale. In cui, tra mosse e contromosse, l’ultimo messaggio che emerge è “Francesco Pitaro non ti teniamo”. Attenzione, non è un… avviso ufficiale. Ma dopo quanto da noi scritto (leggi qui: irriverentemente.com/?p=17503 e poi: irriverentemente.com/?p=17590), pare appunto essere questo il messaggio, indiretto, che qualcuno ci ha sussurrato ieri dagli ambienti della nuova coppia Dem (politica, s’intende!) formata da Jasmine Cristallo ed Ernesto Alecci. La dirigente nazionale e il consigliere regionale sarebbero infatti certi di non poter andar sotto numericamente nel congresso e quindi di aver già di fatto imposto il… ticket Gregorio Gallello (sindaco di Gasperina for secretary)-Lidia Vescio (membro della struttura regionale dell’ex aspirante governatore Amalia Bruni, proposta come vice di Gallello o presidente).

Ma perché il gruppo Cristallo-Alecci ostanta sicurezza?

Ma perché il gruppo Cristallo-Alecci ostenta sicurezza? Semplice: il coefficiente di voti, di cui dispone, determinati dai delegati congressuali. La maggior parte dei quali vicini ad Alecci, con una piccola quota anche di Cristallo naturalmente. E Pitaro? Il già consigliere regionale e candidato a un posto da senatore Democrat, dopo qualche anno di… Purgatorio lontano dalla politica attiva o quantomeno trascorso da non eletto in un consesso pubblico, avrebbe comprensibilmente perso terreno rispetto al “blocco” avversario. Forte, come premesso, soprattutto di un rappresentante istituzionale in carica che è invece impegnato a presidio del territorio (leggasi pure bacino elettorale) da circa un quinquennio. Bella differenza, dunque.

Ci sarebbe un divario che fa pendere la bilancia da un parte

Alla luce di quanto appena scritto, ci sarebbe dunque un divario oggettivo che fa pendere la bilancia da un parte. Senza contare che anche il verosimile accordo di Pitaro, con l’altro consigliere regionale in carica Dem dell’area centrale della Calabria Raffaele Mammoliti (di cui peraltro Pitaro è stato per un periodo capostruttura in… Regione), non sarebbe incisivo. O almeno non quanto servirebbe. E il motivo principale è che, essendo Mammoliti vibonese, non avrebbe una sufficiente… capillarità su una provincia non sua. Malgrado sempre afferente al collegio elettorale, coincidente con l’intera area centrale della Calabria, che lo ha espresso nell’assise di Palazzo Campanella. Non certo un dettaglio. Ma, per lui, quella del congresso provinciale di Catanzaro resta sempre una partita in… trasferta. In cui sarebbe quindi assai meno forte in termini numerici del duo Alecci-Cristallo.

Neppure il “rinforzo lametino” dei pro Lo Moro, e contro Cristallo, riuscirebbe a rendere equilibrata la contesa

I soliti ben informati Dem con cui parliamo ci dicono che il (presunto) gap tra Gallello (come detto frontman al congresso del gruppo Alecci-Cristallo) e Pitaro non sarebbe colmato con il supporto di quei lametini del partito, sostenitori della candidatura di Doris Lo Moro a sindaco di Lamezia Terme. Che non riuscirebbero a far partire una remuntada in stile Carlos Alcaraz. Una rimonta che rischierebbe seriamente di essere mancata persino con la discesa in campo, in azione di… disturbo, del “terzo incomodo” Domenico Giampà (sindaco di San Pietro a Maida e soprattutto proprio segretario provinciale uscente). Questa operazione sarebbe infatti comunque bilanciata dalla forza contraria dell’altra ala lametina, vicina alle citate Bruni e Vescio oltreché alla prof Aquila Villella, che sono pro Cristallo-Alecci.

Fin qui lo scenario che ci è stato descritto. Ma noi, quando si parla di Pd, non puntiamo il classico euro

Quello fin qui raccontato, lo scenario che ci è stato dunque descritto alla vigilia della presentazione delle candidature per la segreteria. Che dovrebbero pervenire tutte oggi. Ma va rimarcato che, in base alle regole statutarie… iniziali, avrebbero dovuto perentoriamente essere depositate già entro venerdì scorso. A dimostrazione del fatto che, con il Pd di mezzo, non c’è mai nulla di sicuro. Figuriamoci, dunque, l’esito di un congresso così conteso. Un appuntamento che forse, e ribadiamo forse, si dovrà per giunta celebrare tra non meno di 30 giorni salvo… complicazioni. Non dimenticando che sarebbe un grave errore sottovalutare le spinte contro la comunque “divisiva” (nel senso di amatissima o detestata) Cristallo, ancor più che contro il “mite” Alecci. E poi non ignorando la valanga di recriminazioni sulle imposizioni cristalliane (o almeno così percepiti e avversati da alcuni) relative alla scelta del segretario di Catanzaro; all’assessore comunale del capoluogo Irene Colosimo e persino relativamente al voto voluto nel piccolo circolo di Pontegrande. Che pare da allora non si sia riunito. Mai. Oltre, infine, alla… freddezza (diciamo pure contrarietà) mostrata nei confronti dell’ipotesi Lo Moro sindaco. Ecco allora il solito campionario Dem di dissapori, antipatie, invidie, gelosie, ripicche, vendette ecc.

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