Riceviamo e pubblichiamo
Lo schizofrenico centrodestra catanzarese, nella smania di distruggere l’immagine della città, riesce anche nell’impresa di attaccare se stesso. La negativa suggestione del pericolo di una chiusura del teatro Politeama altro non è che una forte accusa al management della Fondazione che, come è noto, è espressione dello stesso centrodestra e nominato, in dispregio al buon senso, con contratti che hanno travalicato la passata legislatura. Il compito di rendere sostenibile il Politeama e renderlo parzialmente autonomo dai finanziamenti pubblici spettava e spetta proprio a quel management di cui in questi giorni lo stesso schizofrenico centrodestra chiede la riconferma per altri tre anni.
Il Politeama non chiuderà, ma a questo punto siamo disponibili ad una commissione che ricostruisca come l’attuale situazione di difficoltà finanziaria si sia potuta consolidare negli anni.
Questa Amministrazione ha rispettato i contratti in essere e ha riconosciuto al management le attenuanti generiche per avere dovuto gestire il teatro in un una situazione obiettivamente difficile, si pensi al terremoto creato dalla pandemia che ha devastato quasi tutti gli spettacoli dal vivo in Italia. Non solo, nell’ottica del bene della Fondazione e della città si è coltivata una sana e virtuosa collaborazione con professionisti che si sono rivelati – va loro riconosciuto con chiarezza – molto più seri e interessati al bene della città dei propri mentori politici. Ma il futuro del Politeama non si può ridurre alla visione di un Comune/bancomat sempre disponibile a ripianare le perdite.
Al centrodestra che accusa se stesso diciamo alcune cose. Il Politeama non chiuderà perché le risorse minime per garantirne l’attività si troveranno e siamo sempre in attesa che la Regione finanzi la legge sui grandi teatri che darebbe ossigeno alla nostra Fondazione come agli altri grandi teatri calabresi. Quanto al Centro Fieristico “Giovanni Colosimo” possiamo assicurare che nei prossimi mesi si passerà alla fase operativa, ma ricordiamo che la struttura sta già ospitando importanti concorsi pubblici prima ubicati in altre città calabresi.
Possiamo anche dire che il nuovo management, che sarà incaricato non appena pubblicati i bandi pubblici, avrà una primaria missione, quella di rendere il Politeama una Fondazione sostenibile e capace anche di fare fronte al minore gettito di finanziamenti pubblici. Era semplice, come accadeva in un più lontano passato, realizzare grandi stagioni con contributi regionali che arrivavano fino a due milioni di euro e un contributo annuo del Comune che ha sfiorato per anni il milione di euro. Un contributo di tale portata il Comune di Catanzaro non può più permetterselo. Bisognerà trovare nuovi filoni, sfornare nuovi progetti, coinvolgere maggiormente i privati.
Ci attende una nuova sfida, quella di garantire una navigazione tranquilla al nostro teatro, con un nuovo modello gestionale. Vinceremo anche questa, come abbiamo vinto quella dei debiti che stavano per mandare in default il Comune.
Nota su tagli a enti locali
Tutto come previsto: il governo conferma il taglio quinquennale di 250 milioni ai Comuni. Un taglio che colpirà in particolare i territori che hanno ricevuto più fondi del Pnrr. La conferma arriva dal governo, quello stesso governo che aveva deciso di mettere in pausa, dopo averla annunciata, l’ennesima sforbiciata agli enti locali. Quindi una pausa elettorale, visto che subito dopo le elezioni di giugno l’assalto alla diligenza è ripartito con vigore. Evidentemente, per Giorgia Meloni & C. la politica seria, quella che sta dalla parte dei cittadini è questa: si congelano le scelte lacrime e sangue per infinocchiare gli elettori e poi, a urne chiuse, si torna alla carica.
E allora, giusto perché i cittadini comprendano ancora meglio: con i tagli pensati dal governo di destra-centro, la nostra Amministrazione Comunale potrebbe perdere fino a 400mila euro. Risorse che servirebbero per garantire servizi essenziali alla collettività e non certo per pagare le vacanze di chi è chiamato a gestire la cosa pubblica.
Agli amministratori, in realtà, resterà solo il problema di continuare a far quadrare i conti – come se già non fosse difficile riuscirci – e in più toccherà spiegare alle persone perché, piuttosto che migliorare o aumentare i servizi, si rischia di comprimerli e comprometterne la qualità.
Complimenti a Giorgia Meloni & C. dunque, che riescono nella nobilissima pratica di mostrarsi come sempre forti coi i deboli e deboli con i forti.
Fischietto S. Vitaliano
Recuperare la tradizione, la storia e proiettarla verso il futuro: ieri mattina l’assessore al Turismo e Marketing Territoriale del Comune di Catanzaro, Antonio Borelli, ha fatto visita all’istituto penitenziario di Catanzaro per conoscere da vicino i lavori sui fischietti realizzati nel laboratorio di ceramica del carcere. L’incontro si è tenuto in presenza della direttrice del carcere, Patrizia Delfino, e ha rappresentato un significativo momento di dialogo e collaborazione tra le istituzioni cittadine e il mondo carcerario.
Durante la visita, l’assessore Borelli ha sottolineato l’importanza di recuperare un simbolo della città come il Fischietto di San Vitaliano: “Ogni comunità ha bisogno dei propri simboli, si lega ad essi e vi si riconosce.
Il fischietto di San Vitaliano è stato per lungo tempo un oggetto condiviso tra le generazioni, e il nostro obiettivo è quello di riportarlo nelle mani dei bambini, per sentirlo di nuovo fischiare e per farlo tornare oggetto di giubilo, di pace e spensieratezza. È fondamentale che la città di Catanzaro si riappropri di un oggetto artigianale che la rappresenti e che possa essere un dono per i visitatori e i catanzaresi, vicini e lontani. La collaborazione con l’istituto penitenziario è essenziale per raggiungere questo scopo e per stimolare un senso di identità condivisa.”
La direttrice Patrizia Delfino ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa, affermando: “Il dialogo con il Comune e altre realtà della città, come l’Accademia di Belle Arti, è di fondamentale importanza per il nostro istituto. Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni e comunità possa portare a risultati concreti e positivi per tutti i soggetti coinvolti.”
Il progetto di rilancio del Fischietto di San Vitaliano, ideato e pensato dal project manager Emanuele Stranges,mira a recuperare e valorizzare un oggetto simbolico per la città di Catanzaro, coinvolgendo diverse realtà locali in un processo di riscoperta e reinterpretazione.
I fischietti, realizzati dai detenuti del laboratorio di ceramica del carcere sotto la guida del Maestro ceramista Pino Cerullo, verranno decorati con il contributo dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, diretta da Virgilio Piccari, e messi in vendita durante le celebrazioni del 14-15-16 luglio in alcuni appositi spazi in piazza Rossi (Prefettura) e faranno parte del più ampio cartellone di eventi, tra international food, musica e spettacolo, che animeranno il centro storico nei giorni di festeggiamenti del Protettore (qui tutto il programma completo https://www.comune.catanzaro.it/san-vitaliano-il-programma-degli-eventi-con-isola-pedonale-food-e-spettacoli/). Il ricavato sarà interamente destinato in beneficenza sotto l’egida della Curia catanzarese.
Hanno contributo e lavorato e al progetto: Giuseppe Guerrisi, docente di Scultura Accademia di Belle Arti di Catanzaro; Maria Saveria Ruga, docente di Storia dell’Arte Accademia di Belle Arti di Catanzaro; Anna Misiti, responsabile Area Educativa Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro;
Pino Cerullo, Maestro Ceramista di Scuola Squillacese e docente del Laboratorio di Ceramica presso Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro; Homo Faber – Cooperativa Sociale, organizzatrice del Laboratorio di Ceramica presso Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro.
Comitato lotta a violenza di genere
Ha preso il via il percorso per l’istituzione di un comitato d’ambito per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere, presieduto dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Catanzaro insieme ai rappresentanti di altri enti e delle realtà del Terzo settore. Volontà condivisa in occasione di un incontro convocato dall’assessora Giusy Pino alla presenza, in particolare, delle delegate di “Attivamente coinvolte”, “Astarte”, “Mondo Rosa”, Azienda ospedaliera-universitaria Dulbecco, Camera di Commercio e Fondazione Città Solidale.
“Il tavolo di coordinamento che ha iniziato a prendere forma rappresenta la naturale prosecuzione degli impegni, già assunti, in occasione del precedente protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 25 novembre con gran parte degli organismi attivi sul territorio nel campo della violenza di genere”, commenta l’assessora Pino.
“L’obiettivo primario è quello di armonizzare i programmi e gli interventi messi in campo da ciascuna realtà, al fine di rendere più efficiente la rete dei servizi territoriali attraverso un nuovo modello di governance partecipato e multilivello. Attività che dovrà vedere le massime autorità civili e le diverse amministrazioni, unitamente ai Comitati pari opportunità, affiancare i Centri antiviolenza, le case rifugio e i centri d’ascolto nell’opera di prevenzione e di sensibilizzazione su un fenomeno di grande attualità e drammaticità”.
Nel corso della riunione, sono state delineate le linee di intervento che caratterizzeranno il tavolo di lavoro: la comunicazione; la formazione del personale sanitario e delle forze dell’ordine orientata a migliorare la capacità di valutazione e di gestione delle emergenze; l’organizzazione delle reti locali antiviolenza; la ricerca e il monitoraggio dei dati attraverso il coinvolgimento dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere.
Nota medaglie Danza sportiva
“E’ arrivato un nuovo e prestigioso riconoscimento per i talenti catanzaresi che hanno conquistato il gradino più alto del podio ai recenti Campionati nazionali di danza sportiva svolti a Rimini. Alla competizione assoluta e di categoria Fids e Sportdance, ovvero uno dei più grandi festival della danza sportiva a livello nazionale ed internazionale, Marcella Babini ha vinto la medaglia d’oro, sbaragliando tutti gli altri concorrenti con la sua esibizione di solo latin style. Un successo bissato anche in coppia, nel duo latin style, al fianco di un’altra giovane campionessa come Giorgia Pettinato.
Due ballerine che hanno portato in alto il nome della città, in un contesto di assoluto livello, come quello di Rimini, dove gareggiano ogni anno centinaia di partecipanti, tra i migliori delle rispettive categorie. Un motivo d’orgoglio in più è il fatto che Marcella e Giorgia si siano formate sul territorio grazie alla passione e all’impegno dei maestri Alessia e Nicola Passafaro della Dance Academy di Catanzaro.
A tutti loro rivolgo le mie congratulazioni, augurando di crescere ancora di più e di raggiungere ancora altri traguardi importanti, custodendo sempre le proprie radici”.
Inaugurazione Openstage
Un palco tecnologico nel cuore del quartiere Lido per offrire a tutti gli artisti la possibilità di suonare dal vivo e valorizzare un suggestivo scorcio sul mare. Domani sabato 13 luglio, alle ore 18.30, sulla terrazza Saliceti, sarà inaugurato Openstage, il totem che permette a cantanti e musicisti di prenotare, attraverso un’app, un proprio spazio per esibirsi grazie alla possibilità di usufruire gratuitamente di diffusori audio, mixer, prese di corrente. Un progetto che arriva per la prima volta in Calabria e che vede Catanzaro tra le quattro città coinvolte, offrendo ai musicisti locali l’opportunità di entrare a far parte di una rete nazionale che annovera oltre 10mila iscritti alla piattaforma. L’inaugurazione sarà animata dalla presenza dei giovani musicisti e cantanti del Conservatorio Tchaikovsky e dell’Accademia Musicale Fryderyk Chopin.
“Siamo felici di poter sostenere una realtà, quella di Openstage, che ha già raggiunto risultati notevoli, sperimentati in diverse ed importanti città”, commenta l’assessora alla Cultura, Donatella Monteverdi. “Grazie all’impegno del fondatore Ugo Vivone, che ha voluto condividere questa opportunità anche nella sua terra d’origine, il quartiere Lido potrà offrire una vetrina sul mare a tutti gli artisti e riscoprire il piacere di stare insieme all’aperto. Un’occasione per coniugare l’innovazione tecnologica con la promozione del territorio, l’aggregazione sociale e la valorizzazione dei giovani talenti”.
Fosso Barbaruzza
L’impianto di sollevamento con annessi collettori di Fosso Barbaruzza, nel quartiere Lido, è di nuovo in funzione. Dopo lo svuotamento e la pulizia della vasca di accumulo e l’installazione di due pompe di rilancio, l’importante sistema depurativo è tornato quindi a svolgere la sua funzione di supporto alla rete fognaria. Una “rivoluzione verde”, in un’area strategica del territorio soggetta peraltro all’aumento del carico urbanistico nella stagione estiva.
Secondo la consigliera comunale Igea Caviano, “si tratta di un intervento importante, molto atteso dalla cittadinanza, che assume quindi grande rilievo nell’ambito della più ampia programmazione concernente il risanamento della rete fognaria. Grazie all’ulteriore investimento messo in campo da questa Amministrazione rispetto alle risorse già stanziate in passato, si potranno superare i disagi e garantire risultati preziosi anche dal punto di vista della tutela ambientale”.
Il consigliere Francesco Assisi, dal canto suo, ha voluto sottolineare “la rapidità con cui, nell’arco di qualche settimana, i lavori sono stati aggiudicati e portati a compimento. Segno della determinazione con cui questa Amministrazione lavora alla riqualificazione dei servizi essenziali. Nel caso di Fosso Barbaruzza, in particolare, è innegabile che negli ultimi anni molti ne abbiano parlato, talvolta anche strumentalmente o a sproposito, ma è altrettanto innegabile che, alla fine, il problema lo ha concretamente risolto il governo cittadino attualmente in carica”.
Anche il consigliere Fabio Celia ha inteso commentare sottolineando che “l’Amministrazione Comunale, sin dal suo insediamento, ha tenuto alta l’attenzione sui temi della depurazione e dell’ambiente e lo ha fatto con un approccio e una visione di sistema, finalizzata a reperire e utilizzare le risorse in maniera mirata ma, soprattutto, con interventi che dessero soluzioni stabili e sicure e non soluzioni tampone. Talvolta è stato necessario consumare i necessari passaggi burocratici ma di sicuro non si è mai sprecato tempo e infatti i risultati, uno dopo l’altro, arrivano”.