Si dice che il diavolo faccia le pentole, ma non i coperchi. Eccome! Capita così che al Comune di Catanzaro si verifichi… l’imponderabile. Quasi per una sorta di beffarda eterogenesi dei fini a danno di due consiglieri, infatti, sono proprio loro (Antonello Talerico e Fabio Celia, cioè) a salvare il sindaco da ennesima figuraccia e imbarazzo sulla spinosa questione porto (e pontili). Stavolta non serve quindi il salvifico intervento della solita “destra ufficiale”, inciuciona e inciucista, ma nella circostanza in rara modalità opposizione per un “cazzeggio a beneficio dei propri fessacchiotti elettori” Basta invece l’involontaria(?) collaborazione di chi davvero vorrebbe Nick a casa: Talerico e Celia, appunto. Che, con i loro forzati(?) forfait in Aula, fanno fermare la conta dei presenti al Consiglio straordinario di ieri alla… fatidica quota 15. Solo che ne servirebbero 17 per continuare con la discussione la seduta, eccezionalmente svoltasi in prima convocazione sebbene in versione flash. Occasione davvero speciale come 3 giorni fa quando si sarebbe dovuto discutere di Sanità. Roba che a Catanzaro non capitava dalla civica assise post insediamento… fioritiano (luglio ‘22) o poco oltre quella data.
Ma perché Talerico e Celia hanno “salvato” il sindaco che detestano?
Ma perché questo inatteso salvataggio? Il penalista Talerico ha dichiarato, con un messaggio letto in avvio di seduta, di trovarsi impegnato a Roma nelle sue vesti di componente del Cnf (consiglio nazionale forense). Ma, al di là della contingenza… ordinistica dello stesso avvocato, si sa che adesso con i guai giudiziari del suo nume tutelare politico Roberto Occhiuto ha forse ben altre preoccupazioni della guerra a Fiorita. Deve infatti seguire gli sviluppi di una situazione che potrebbe lasciarlo senza difese (e super-difensore) dalla “cottura lenta” di Marco Polimeni e Sergio Costanzo. Che non aspettano altro di estrometterlo dalla corsa alla (ri)conferma nell’assise di Palazzo Campanella quantomeno nelle file di Forza Italia. La questione Celia, invece, è assai più articolata e merita un approfondimento a parte. Perché il diretto interessato deve sempre bilanciare (e bilanciarsi) tra la tutela della sua vicesindaco e pluriassessore (pure al Mare) Giusy Iemma e il revanscismo nei confronti di Nick (leggasi la voglia matta di fargli pagare pesante dazio per come lo ha trattato, dopo averlo sfruttato finché gli è servito, malgrado per noi non sia proprio così. Leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=17273).
I dilemmi di Celia, sempre combattuto tra… ragione e sentimento
Celia tra post Facebook (l’ultimo dei quali pubblicato proprio lunedì scorso) e comunicati stampa, affidati alla redazione dei vari bravi giornalisti di fiducia di cui dispone da munifico imprenditore qual è, ama sparare a palle incatenate contro Fiorita. Che invita in tutti i modi ad andar via, criticandolo anche e soprattutto su Lido. Ma, come direbbe la famosa “serva dei conti” poco acculturata ma assai precisa, c’è un… però. E grosso come una casa, anche. Quale? Se Catanzaro è vittima di una manica di incapaci con il loro capo (Nick) in testa, parole di Celia sia chiaro!, com’è la citata Iemma? Capace o incapace? E se si parla di Lido (e porto) in Consiglio, che sempre per Celia è allo sbando, su tale stigmatizzato sfascio non c’è la firma in calce di chi Celia stesso si vanta di aver fatto nominare n.2 dell’Amministrazione? Domande elementari ma di fronte a cui, come si dice nei sondaggi, Celia “non sa, non risponde!”. Ed allora, forse preda di mille lacerazioni interiori tra… ragione (dell’antipatia personale, eufemismo, per Nick) e sentimento (di stima e amicizia, s’intende) per Giusy, oggi non poteva alimentare con la presenza in Aula (anche solo simbolica) un dibattito che avrebbe fortemente messo sotto accusa la “sua” Iemma. Motivo per cui, ieri, si è adeguato al “ciaone al Consiglio” del Gruppo Misto. In cui milita dopo l’allontanamento dal Pd.
La versione ufficiale, ma immaginifica diciamo così, della subitanea interruzione del Consiglio flash dieri
Una volta tanto come fanno i nostri famosi colleghi di Sky Sport di fronte a una decisione arbitrale dubbia durante una partita di calcio, pure in tempi di Var, dicendo “le immagini sono queste, giudicatele voi, cari amici telespettatori”, vi affidiamo integralmente (e senza alcun commento) la spiegazione ufficiale del forfait in Consiglio di ieri dei… protagonisti. Quelle che per noi sono motivazioni lunari, preferiamo quindi che le leggiate (o se già fatto, le rileggiate) voi, cari amici lettori de https://irriverentemente.com/. Eccole qui di seguito, allora, se vi va di (ri)dare un’occhiata: https://irriverentemente.com/?p=17799
Le vere ragione del “ciaone al Consiglio” di ieri di Fiorita (& co.) che ha aggiunto altri 2 capitoli al suo pessimo romanzo amministrativo. Il primo
La vendetta è un piatto che si serve freddo. E a seguito dell’ennesima figuraccia subita davanti a consiglieri regionali e altri politici al consiglio comunale sulla Sanità di lunedì scorso, Fiorita avrà rimuginato non poco. E dopo la solita manfrina della ridda di comunicati stampa a firma del fido Capellupo (& Co.), ecco l’ideona. Seguita appunto al bla…bla…bla mediatico su “destra irresponsabile”, peraltro un rimbrotto al migliore tra gli alleati che ha più riprese gli ha salvato poltrone e prebende ma tant’è, e “destra schierata con quel cattivone, se non assai peggio, di Roberto Occhiuto contro capoluogo” (note peraltro firmate anche dai vari noti compagni, di Capellupo e Fiorita come ovvio, Giulia Procopi, Francesco Scarpino, Raffaele Serò e così via). Si diceva però dell’ideona di un sindaco criticato da tutti, che quando può (ma gli capita per piccole cose e ogni morte di Papa) fa il… signore. E al grido di: Io sono vendetta, con le stesse frasi con cui è stato “lasciato solo” in Aula lunedì (“mozione superata dagli eventi”) si atteggia a vincitore del… match!
Il secondo capitolo fioritiano
Ma c’è di più rispetto a quanto finora scritto. Il secondo capitolo fioritiano, cioè. Sciorinato in consueta modalità Silvio Berlusconi o Sergio Abramo, fate voi, da Nick. Che ha approfittato del proscenio del Consiglio per vestire i panni del Dottor Di…Vago. Uno che, mentre si parla della vergogna dei pontili e di un porto simile all’isola che non c’è, rievoca una Valutazione impatto ambientale (Via) per la stessa infrastruttura (risalente ormai a quasi 3 anni fa) e di risultati conseguiti nel centro storico (citando persino la Scuola Mazzini). Dati, oltretutto… datati, che con l’argomento in discussione c’entrano come i cavoli a merenda. Ma noi un po’ lo capiamo. Come del resto comprendiamo il contraddittorio e imbarazzato atteggiamento di Celia quando gli si chiede se Iemma sia brava o scarsa nella mediocrità generale della Giunta? Fiorita deve coprire la sua catastrofe amministrativa. E da fulgido esponente dell’intellighenzia di sinistra lo fa con trovate… geniali. Peccato però che a Catanzaro sia ormai poca l’intellighenzia (molti dei compagni di… viaggio, vecchi e soprattutto nuovi, di Nick faticano infatti ad arrivare al diploma) quanto la sinistra (poiché Fiorita governa con 7-8 “prestiti” della destra pronti a tornare a casa, perculando gli attuali amici Kommunisti quando le cose e gli interessi personali cambieranno).
