Premessa d’obbligo, come in testa ai dispacci per la stampa delle forze dell’ordine: in particolare quelli dei carabinieri. Che sottolineano nel momento stesso in cui sono emessi l’impossibilità di determinare, in quel frangente quantomeno, l’eventuale sussistenza di comportamenti illeciti. Cosa che facciamo pure noi, con ancora maggiore… enfasi, nello scrivere di una vicenda sottotraccia però assai spinosa: i rapporti del sindaco Nicola Fiorita con il Forum del Terzo Settore e larga parte di quel mondo. Pure a lui sulla carta assai affine per credo e ideologia politica. Ma, diciamolo subito, in realtà il feeling tra le parti non esiste affatto. Semmai Nick l’ottimo rapporto ce l’ha con uno dei suoi amici del cuore (quel Giancarlo Rafele, cioè, storico e molto stimato operatore di spicco nel settore a livello locale, ma ripetiamo vicino al sindaco da vecchia data per la verità). Tuttavia, lo stesso Fiorita è invece quasi ai ferri corti con il gruppo dirigente (Beppe Apostoliti, in particolare) di Fts (e Arci). Malgrado, in pubblico e ufficialmente, non traspaia alcunché. Fidatevi, però. Si detestano cordialmente. Motivo? Senza soldi non si cantano messe. Neppure nel volontariato.
Nessun ombra (sia chiaro!) Su Fiorita, Apostoliti e Bressi, ma gli ultimi due si attendevano “assai di più” dal primo
Alla luce di quanto appena scritto, pur nel pieno rispetto della legalità (lo ribadiamo fino alla noia) Apostoliti e Bressi (galantuomini impegnati nel sociale nell’assoluto rispetto delle norme vigenti) qualche aiuto in più e forse qualche partnership da Palazzo De Nobili se l’aspettavano. Eccome! E invece… . L’asserito “compagno” Fiorita che, sia ben chiaro, non può e non deve certo cucire banfi su misura per il Forum (o per chicchessia) non ha tuttavia tenuto in considerazione tali esigenze. Basti pensare a un “antico contenzioso” con il Comune di Apostoliti, in quanto dirigente attivo nel cosiddetto terzo settore, non sanato nel frattempo e che lo ha (almeno formalmente) escluso dal novero degli assessori all’atto della formazione del cosiddetto Fiorita-ter (una terza Giunta su cui peraltro torneremo domani, parlando degli imminenti lavori del consiglio comunale, dopo tempo immemore, e della curiosa sorte di Antonello Talerico). Eppure su Apostoliti c’era l’imprimatur nientemeno che della maggiorente Democrat Jasmine Cristallo. Ma nulla da fare. Perché Nick disse no. Categorico e… impegnativo per tutti! Cristallo in primis.
E dopo Apostoliti, Bressi e… Jobel. Vediamo meglio
Adesso però, pur apparentemente non collegati, altri indizi per la prova dei dissapori da noi evidenziati. A cominciare dal recentissimo accesso agli atti sul progetto di valorizzazione del complesso monumentale del San Giovanni (fiore all’occhiello per Fiorita) ad opera del Consorzio Jobel Impresa sociale Srl. Peraltro affidato sotto il profilo legale dall’avvocato Rita Parentela ovvero un’esponente di una certa notorietà nel Pd locale. Non certo una meloniana, quindi. Che non fa certo fare un figurone sul piano squisitamente politico a Nick e al suo entourage che ha curato il propagandato ed esaltato (come d’abitudine per i fioritiani) progetto in questione (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=23930). Secondo noi, che siamo notoriamente molto maliziosi, un segno di una strisciante, ma palese, contrapposizione tra Fiorita e Fts. Una non simpatia che, sempre a nostro avviso nonostante la posizione espressa da Rosario Bressi, ha portato pure alle dimissioni di quest’ultimo dalla presidenza provinciale del Pd Catanzaro. Perché, forse, un presidente Dem non poteva poi “litigare” con un sindaco che alza il telefono e chiama la leader Elly Schlein, invocando la tacitazione di ogni critica proveniente dal suo partito a un sindaco asseritamente di sinistra.