Una volta tanto non vogliamo polemizzare con la politica cittadina. Neppure dopo i festeggiamenti, quelli “pagani” intendiamo, della festa della Madonna di Porto Salvo di ieri a Marina non interrotti, sebbene il tragico incidente di via Emilia (alle porte del quartiere marinaro stesso e dunque lì vicino) con 2 morti: un papà e la figlioletta verificatosi appena un paio d’ore prima (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=19559).

Certo, qualche maggiorente ha provato a fare la… mossa (leggasi la proposta di annullare tutto subito).

Ma si è appunto trattato solo della… mossa(leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=19563).. E del resto, la politica non può che essere lo specchio del popolo (e della società) da cui è espressa. E che è obbligata a blandire, per arruffianarsela, in modo da ottenere i voti. Così da arricchirsi senza in pratica lavorare una volta ottenuta l’elezione in un dato consesso.

Un circolo vizioso che conviene più o meno a tutti. O comunque a tanti. Quei tanti “catanzaresi brava gente” cioè, a cui non bisogna toccare… leccaculismo (principale sport cittadino) “mazzicogna” e divertimento (tra cui in primis il calcio e poi le feste di piazza con annesso cibo a buon mercato). Mai farlo, dunque!

Ecco perché, senza indulgere ulteriormente nell’ennesima condanna senza appello della maggior parte dei nostri concittadini che stimiamo sempre meno potendo grazie a Dio dirlo perché non ci devono votare né mantenere, chiudiamo con una curiosità. Relativa a chissà quanti si sono goduti la festa di ieri (con fuochi annessi), come se l’immane tragedia che ha devastato la famiglia Scafidi non fosse avvenuta, andranno invece tra qualche giorno al funerale, non mancando di farlo sapere a tutti sui social. Roba da perfetti “catanzaresi brava gente”, appunto.

Abitanti di una città in cui esiste, peraltro, una parte di politica, di informazione e di economia, completamente e notoriamente in mano a certi personaggi e ambienti criminali. Situazione perfettamente tollerata e anzi, se possibile, sfruttata a proprio vantaggio da tante insospettabili “brave persone” come niente fosse in stile Palermo anni ‘60, ‘70 e ‘80. 

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