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Riceviamo e pubblichiamo

Cinque giorni di incontri, dibattiti, volantinaggi e confronto con studenti, lavoratori e cittadini: è fitta l’agenda del segretario confederale della Cgil, Luigi Giove, che da oggi fino al 30 maggio sarà in Calabria per sostenere le ragioni del Sì ai cinque quesiti referendari promossi dalla Cgil per il voto dell’8 e 9 giugno. L’obiettivo: rafforzare tutele e diritti nel mondo del lavoro, garantendo una partecipazione democratica ampia e consapevole.

Il tour calabrese è partito oggi, lunedì 26 maggio, da Caulonia, con un’assemblea pubblica. Domani, 27 maggio, Giove sarà a Palmi (dalle 11.30 alle 15.00), a seguire a Vibo Valentia e infine a Borgia, dove parteciperà a una nuova assemblea pubblica. Ed infine, sempre domani, appuntamento sul lungomare di Soverato alle 19.30.

Mercoledì 28 farà tappa all’Università della Calabria per un incontro con gli studenti (ore 9.00) e successivamente a San Marco Argentano, nell’azienda Casa Natura. Nel pomeriggio, sarà a Cosenza, prima nella sala consiliare per un incontro con i giovani e poi in corso Mazzini per attività di volantinaggio.

Giovedì 29, Giove incontrerà amministratori e lavoratori a Frascineto, poi a Cassano allo Ionio, nell’azienda agricola “Cico”, e infine a Isola Capo Rizzuto, per l’inaugurazione di una nuova sede. Venerdì 30 maggio la chiusura del tour a Tropea, con un incontro con i cittadini, e a San Pietro a Maida per un comizio finale.

Cinque quesiti referendari, cinque battaglie di civiltà: per l’abrogazione dei contratti pirata, contro la liberalizzazione dei licenziamenti illegittimi, per la reintroduzione delle causali nei contratti a termine, per la piena responsabilità negli appalti e per il ripristino del diritto al reintegro nei casi di licenziamento illegittimo.

«È tempo di dire basta a un lavoro povero, precario e senza diritti – afferma il segretario regionale della Cgil Calabria, Gianfranco Trotta –. Votare sì ai referendum significa dare un segnale forte per un lavoro dignitoso, sicuro e tutelato. In Calabria, terra di contraddizioni ma anche di grandi energie, questo messaggio assume ancora più valore. Votare è un diritto ma anche un dovere civico. I cinque quesiti della Cgil pongono al centro il valore del lavoro, della dignità e della giustizia sociale. Per questo dobbiamo mobilitarci, informare, coinvolgere. Il cambiamento parte da noi».





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