Articolo e foto tratti da Sky Tg24
Uccise la cugina con un batticarne l’11 febbraio 2023, il corpo venne ritrovato il 21 aprile. Esclusa l’aggravante dei motivi abietti. Secondo la perizia psichiatrica Perico è affetto da un “disturbo della personalità di tipo narcisistico con tratti istrionici”.
È stato condannato a 15 anni e 8 mesi per l’omicidio della cugina e vicina di casa Stefania Rota l’ex agente di commercio Ivan Perico, 62 anni di Mapello (Bergamo). La sentenza è stata letta dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, dalla Corte d’assise di Bergamo. Esclusa dall’omicidio volontario l’aggravante dei motivi abietti, mentre l’accusa di aver dato fuoco a uno studio tecnico di Mapello, sempre per l’ossessione di Perico di essere stato in qualche maniera raggirato, una ventina di giorni dopo l’omicidio della cugina – avvenuto l’11 febbraio 2023, ma il corpo venne ritrovato in casa solo il successivo 21 aprile – è stata riqualificata in forma tentata (anche a seguito di un accordo extragiudiziale tra le parti per il risarcimento dei danni). Riconosciute le attenuanti generiche, gli è stata applicata la riduzione di pena prevista dal rito abbreviato (iter inizialmente non accolto).
Per la psichiatra si è trattò di un delitto d’impeto
La pm Letizia Ruggeri aveva chiesto una condanna a 15 anni e 6 mesi, mentre la difesa – rappresentata dall’avvocato Roberta Campana – ha chiesto il minimo edittale. L’udienza – cui Perico non ha presenziato, come nelle precedenti – si è aperta con la lettura della consulenza chiesta dalla Corte alla psichiatra Giuseppina Paulillo, direttore dell’unità Residenze psichiatriche e Psicopatologia forense dell’Ausl di Parma, che ha confermato come l’imputato fosse capace di intendere e volere e affetto da un “disturbo della personalità di tipo narcisistico con tratti istrionici”. La psichiatra ha spiegato che si è trattato di un delitto d’impeto, del quale Perico ha subito avuto consapevolezza. Presenti in aula alcuni familiari di Stefania Rota. Disposto anche il dissequestro dell’abitazione dell’imputato, chiesto dalla difesa. Per le motivazioni saranno necessari 60 giorni.