Articolo tratto da Oggi

Il grande commentatore televisivo Pippo Baudo è mancato a 89 anni. Era malato da tempo, anche se smentiva le voci sull’aggravamento del suo stato di salute. Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, questo il suo vero nome, nato a Militello di Catania il 7 giugno 1936, è stato il simbolo della televisione italiana. Uno dei suoi record è legato a Sanremo: ha condotto il Festival della canzone per 13 volte.

PROTETTO E RISERVATO 

Negli ultimi tempi appariva poco e non era facile intervistarlo neppure al telefono, con le chiamate filtrate dalla  ferrea assistente Dina Manna. Si era però esposto per commentare in voce a Rtl102,5  la morte dell’amico Maurizio Costanzo, ricordando: «Nel 1960 fu il primo a intervistarmi per un settimanale. Mi colpì la sua simpatia e il suo modo di stanare le mie ambizioni».

L’ANNUNCIO ANTICIPATO

Il 18 febbraio 2023 a  Italia Sì di Marco Liorni su Rai1 Pippo Balistreri, lo storico direttore del palco di Sanremo, aveva detto di lui: «Ho le lacrime perché Pippo sta male, credo». Due giorni dopo, Dina Minna, aveva  rassicurato il pubblico facendo sapere dal conduttore: «Il mio nome è Baudo, Pippo Baudo. E sto bene».

VITA DI UN AVVOCATO MANCATO 

Pippo Baudo nasce da una famiglia siciliana borghese. È un figlio unico, suo padre è l’avvocato Giovanni Baudo, mamma Innocenza una casalinga. Diplomato al liceo classico, si laurea in giurisprudenza all’Università degli Studi di Catania, ma mostra  interesse per lo spettacolo. Debutta al “Cine Teatro Tempio” della città intrattenendo il pubblico negli intervalli: suona il piano, declama poesie. Tra i primi a dargli una possibilità, Luciano Rispoli e alla fine degli anni Cinquanta Enzo Tortora, che nel 1959 lo fa esordire n televisione durante il varietà La conchiglia d’oro, come pianista e cantante nell’”Orchestra Moonlight”.

LA TV PRIMO AMORE

Dopo le prime prove in tv con Pomeriggio al Circo (1962) e il Festival di Castrocaro nel 1962 e 1963, il successo arriva con Settevoci, che secondo alcune interviste di Baudo  sarebbe andato in onda per un colpo di fortuna: la prima puntata era stata registrata a Milano e poi giudicata negativamente dai vertici Rai. Ma la bobina con la puntata del telefilm previsto Le avventure di Rin Tin Tin non arrivò in tempo e Settevoci sì rivelò presto un successo, facendo decollare la carriera del conduttore.

COME MIKE E CORRADO

La carriera di Pippo continua, sulle orme dei colleghi Mike Bongiorno e Corrado. È da lui che eredita la conduzione  di Canzonissima 1972 insieme a Loretta Goggi e poi Mita Medici. Gli anni d’oro del varietà sono gli Ottanta, in cui nascono anche le tv commerciali. Baudo Partecipa a Rete 4, allora di Mondadori, conducendo un quiz a premi Un milione al secondo. Seguono altri grandi successi con Fantastico, varietà del sabato sera di Rai 1: qui lancia talenti come Lorella Cuccarini, Alessandra Martines, attrici come Tosca D’Aquino e la mezzosoprano Cecilia Bartoli.

LE DONNE E GLI AMORI 

Mentre il lavoro prosegue, Baudo intreccia relazioni importanti. Nella vita ha avuto molti amori, cinque compagne e due figli: da Mirella Adinolfi nasce il primogenito Alessandro, nel 1962, e riconosciuto legalmente dal presentatore solo nel 1996. A fine anni Sessanta, incontra Angela Lippi: nel 1970 le nozze e la nascita di Tiziana, diventata poi sua segretaria e assistente. Nel 1975, la separazione dalla Lippi  fa scalpore, perché  la loro figlia è solo una bambina. Dopo la rottura,  Pippo si fidanza con Alida Chelli, l’attrice cantante ex moglie di Walter Chiari, e stanno insieme sette anni.

DA ADRIANA A KATIA

Dopo un breve storia con l’attrice Adriana Russo, l’incontro con Katia Ricciarelli. Il presentatore e la famosa cantante lirica si sposano il 18 gennaio 1986. Si separano nel 2004 per poi divorziare nel 2007. In televisione diverse volte la soprano ha raccontato di essere rimasta incinta di Baudo quando la loro relazione era ancora segreta, e Pippo la convinse ad abortire perché secondo lui era troppo presto per un figlio. In ogni caso, la vita ha dato al conduttore una  famiglia allargata: nel 2010 è diventato nonno di Nicholas e Nicole,  gemelli della figlia Tiziana, e nel 1990 di Sean, figlio di Alessandro; Sean, a sua volta ,nel 2010 lo ha reso bisnonno.

UNA VITA (QUASI) IN DIRETTA

Impossibile nominare tutte le sue partecipazioni ai programmi radio e tv, che superano il centinaio. Memorabili anche i primi spot, ai quali diede volto e voce, come nel 1965 quello della carne in scatola Simmenthal con Alberto Rabagliati, Gisella Sofio e Maria Teresa Orsini. E poi le pubblicità del panettone e i gelati Motta. Tra i riconoscimenti, i 14 Telegatti vinti negli anni.

L’UOMO E LE SUE OMBRE 

Come per altri personaggi televisivi, anche a Pippo Baudo non sono mancati i guai giudiziari. Tra i più noti, il coinvolgimento nell’“inchiesta telepromozioni” a fine anni 90. Baudo patteggerà la pena nel novembre 1998. Scriveva  il Corriere della Sera. «Pippo Baudo, alla sbarra da mesi per due miliardi di tangenti su alcune telepromozioni, ha chiuso  il suo conto con la giustizia: patteggiando una condanna a un anno e 9 mesi di reclusione e rimborsando, fra tutto, 200 milioni alle parti lese della vicenda. 

Il caso riguardava centinaia di milioni versati a Baudo sottobanco e finiti spesso all’estero – secondo l’accusa – perché le telepromozioni degli sponsor venissero eseguite con tutto l’impegno e la professionalità del caso». Soldi che Baudo non avrebbe comunque dovuto esigere perché incompatibili col contratto Rai che faceva di lui un pubblico ufficiale, spiegava l’accusa.

I programmi coinvolti erano Luna Park, Partita doppia, Numero Uno e il Festival di Sanremo. Proprio la trasmissione che nel tempo gli ha dato, e gli avrebbe dato ancora, negli anni 2000, più soddisfazione, riconoscimenti e popolarità.

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