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Riceviamo e pubblichiamo

Tra i vari disagi dovuti al maltempo ed alla cattiva gestione del territorio, come già denunciato stamani, ci sono quelli che stanno vivendo i lavoratori e le lavoratrici del Centro Commerciale “Due Mari” chiuso da stamattina a causa dell’allagamento subito all’interno, ed il cedimento di parti del tetto.

Una vera fortuna, se così si può dire, che i cedimenti si siano verificati nella nottata quando la struttura era chiusa al pubblico e non c’erano all’interno i dipendenti.

Il lavoro che c’è dentro ad un Centro Commerciale di tale dimensione abbraccia diversi settori merceologici e contrattuali di pertinenza della Filcams Cgil: commercio, vigilanza, ristorazione commerciale, studi professionali, pulizie e multiservizi; tutti contratti diversi che regolano situazioni simili in maniera differente, per cui chi lavora nello stesso luogo dal punto di vista contrattuale subirà trattamenti diversi e molto dipenderà dal tipo di contratto individuale che ogni lavoratore e lavoratrici si vede applicato.

Insomma, anche se visto l’allagamento in corso si potrebbe dire “siamo tutti nella stessa barca” anche in questo caso nelle difficoltà c’è chi starebbe meglio e chi peggio.

Per queste ragioni la Filcams Cgil Calabria al fine di tutelare quanti operano a vario titolo all’interno del Centro Commerciale ha fatto richiesta di incontro alla proprietà, sapendo che in premessa, come è giusto che sia, chi lavora e perderà la giornata per condizioni indipendenti dalla sua volontà deve avere riconosciuto comunque lo stipendio. Inoltre, sarebbe opportuno gestire in maniera regolare le operazioni di ripristino delle attività commerciali non facendo ricadere sulle lavoratrici e sui lavoratori mansioni e responsabilità per le quali non sono qualificati.

Crediamo che si possa, attraverso la contrattazione ed il sistema degli Enti Bilaterali trovare soluzioni che garantiscano alle lavoratrici ed ai lavoratori il giusto sostegno al reddito e alle attività che applicano regolarmente i contratti di lavoro.


Pinuccia Cosmano, Segretaria Generale Filcams Cgil Area Vasta
Giuseppe Valentino, Segretario Generale Filcams Cgil Calabria

Nota Flai

“Alle prime piogge la Calabria è già in ginocchio rivelando allarmanti fragilità da un lato e dall’altro una mancata capacità di approcciarle e arginarle. Oltre ad esprimere la nostra solidarietà ai cittadini e ai lavoratori che in queste ore sono impegnati a far fronte ai danni, così come a coloro che sono vivi per miracolo, non possiamo come Flai Cgil Calabria che stigmatizzare lacune e perseveranze istituzionali che ci mettono di fronte ad un’urgenza sistemica e strutturale, un paradosso”.  Lo afferma la Segretaria Generale Flai Cgil Calabria Caterina Vaiti.

“Riteniamo – prosegue – che la prevenzione del territorio sia prioritaria e che la manutenzione ne sia una leva strategica che non può essere tirata in ballo solo quando ci sono calamità naturali. Il bacino occupazione del settore della Forestazione è ai minimi storici, con poco personale e in età avanzata. Al contrario, servirebbero assunzioni e qualificazione, oltre che l’assimilazione del comparto all’ambito della Protezione Civile”.

“Piano antincendi e mitigazione del dissesto idrogeologico sono due anelli su cui occorre fare leva con pianificazione degli interventi e investimenti. Il cambiamento climatico – fa notare Vaiti – sta rendendo sempre più difficile effettuare valutazioni basate su dinamiche stagionali tradizionali e un territorio come il nostro, soggetto a frane ed estremamente fragile dal punto di vista infrastrutturale, mette alle strette e richiede rapidità decisionale e incisività degli interventi”.

“Pensare ad un piano per il lavoro che guardi in prospettiva ad un irrobustimento della rete dei comparti dedicati a manutenzione e prevenzione può essere una delle guide su cui lavorare.

Certo è – conclude la Segretaria – che è finito il tempo delle urgenze e ci aspettiamo concretezza nelle risoluzioni e coinvolgimento”.

Nota Area Vasta

“L’ondata di maltempo che ha colpito la nostra regione, e in particolare la Piana di Lamezia, riporta alla memoria situazioni analoghe non troppo lontane nel tempo, come l’alluvione che ha colpito Crotone, spingendoci a considerare questi episodi estremi non più una mera fatalità.

Questi eventi sono il risultato di un cambiamento climatico che sta avendo impatti devastanti anche sulla nostra regione: è giunto il momento di smettere di adottare soluzioni temporanee e di avviare un piano d’azione concreto e strutturato”. È quanto afferma il segretario generale della CGIL Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.
“La sicurezza del nostro territorio è una priorità assoluta.

La Regione e le istituzioni competenti non possono più limitarsi a esprimere preoccupazione, ma devono agire concretamente per proteggere le comunità e il nostro ambiente attraverso azioni mirate e interventi di messa in sicurezza delle aree a rischio, partendo dalla pulizia delle aree verdi e dalla bonifica di canaloni e tombini, con una programmazione ordinaria come scelta strategica per evitare ulteriori danni”, afferma ancora Scalese.

“Interventi di tutela del territorio e contrasto al dissesto idrogeologico portano come diretta e necessaria conseguenza la definizione di un piano di sviluppo occupazionale. La Regione e il Governo devono creare opportunità di lavoro attraverso progetti di salvaguardia del territorio, rispondendo così non solo all’emergenza ma anche alla crisi occupazionale che affligge la Calabria.

È inaccettabile che i nostri territori continuino a essere abbandonati, con quello che ne consegue in termini di praticabilità e sicurezza”, sottolinea ancora il segretario generale della CGIL Area Vasta.

“Non possiamo più permetterci di affrontare ogni emergenza come un episodio isolato. È tempo di una strategia a lungo termine che garantisca sostenibilità e opportunità per il futuro di una regione storicamente fragile, che senza infrastrutturazione e tutela del territorio è destinata a rimanere sempre più abbandonata a se stessa”, conclude Scalese.

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