Come per l’Amc, non c’è pace per il Pd. E lo strascico della vicenda relativa alle dimissioni, inattese e quasi inspiegabili, del segretario cittadino Antonio Calogero produce conseguenze. E che conseguenze! Come, ad esempio, le turbolenze dello scontro tra il gruppo Celia-Iemma, che forse tra le altre cose non ha gradito l’ingresso anticipato del socialista Gregorio Buccolieri, e quello invece facente capo alla dirigente nazionale Jasmine Cristallo. Che ha espresso Calogero. E che ha favorito l’approdo tra i Dem di Buccolieri. Che, essendo programmato più avanti, avrebbe rappresentato il cosiddetto… punto di rottura. Avrebbe, cioè, costituito un acceleratore della crisi interna al partito catanzarese. Sul punto di esplodere.

“Celia-show”, atto primo

La riprova della nostra premessa è in quanto avvenuto stasera, a Lido, nel circolo Democrat più importante e numericamente più cospicuo della città dopo quello Centro-Enzo Lauria. Dove si è tenuta una riunione dai toni… accesi. In particolare per il capogruppo a Palazzo De Nobili, Fabio Celia, che ha sparato a zero contro Fiorita e il Comune. Roba che noi a confronto siamo dei fioritiani doc ed è tanto dire. salvando come ovvio la sua amica intima (politicamente parlando, s’intende!) Iemma. Ma il Celia-pensiero è chiaro, “Iemma stella polare”, tutti gli altri invece… brutti, sporchi e cattivi. Ma non è finita qui, perché la definisce “macchina di voti”. In passato, però, evidentemente inceppata, perché prima del sodalizio con lui e la candidatura congiunta con la doppia preferenza di genere alla precedente esperienza per ottenere un seggio in Comune non era andata oltre i 300 voti. E non era stata eletta. Malgrado, va detto per amore della verità, qualche problema di natura familiare, che l’aveva distratta dalla campagna elettorale, di cui le diamo atto. Ma tant’è, per Celia, Iemma, in quanto a benemerenze, sembra venire subito dopo la… Madonna.

“Celia-show”, atto secondo

Ma se le parole di Celia per la “sua” Giusy sono al miele, quelle per Calogero e Fiorita sono invece al vetriolo. Ed ecco la riprova: “La vicenda segretario (Calogero, ndr) è una pantomima. Deve stare a casa. E vi dico perché. Lo abbiamo chiamato varie volte per vicenda del porto. Mai risposto. Tant’è vero che ho fatto una battuta su di lui (non la riportiamo, ndr). Ma è chiaro che le sue dimissioni sono la prima fase di un piano siffatto: uscita segretario, ingresso Buccolieri e decadenza di Celia. E io so chi c’è dietro (omettiamo il nome fatto, ndr)”. Il diretto interessato, dunque, ammette che il consigliere su cui correvano voci di possibile decadenza, era lui. Lo diciamo, perché ricordiamo, che, nel corso del suo intervento, ha chiesto più volte la messa al verbale delle sue dichiarazioni.

“Celia-show”, atto terzo

Ma di rivelazioni ne ha fatte anche molte altre, Celia. E, in mancanza di riscontri, noi preferiamo non riportarne alcune, ribadiamo. Lo facciamo per questioni di deontologia, senza avere opportuni riscontri. Ma quelle che non omettiamo sono: “Io stimavo Nicola. E già nel 2017 sono emersi 500 voti Celia-Fiorita (peccato che all’epoca l’attuale sindaco fosse candidato per la stessa carica contro il centrosinistra tradizionale. Che invece era pro Enzo Ciconte con all’interno Celia, ndr). Ma adesso Cambiavento e certi movimenti simili mi detestano. Ma questo non è importante. Quanto mi importa è che, continuando così, non vedremo sventolare le bandiere del centrosinistra in città per i prossimi 20 anni (e qui ci ruba il mestiere, considerato come lo diciamo da sempre, ndr). Ecco perché abbiamo l’obbligo di capire cosa rappresenti il Pd nel centrosinistra e nella città. Prendiamo in mano la situazione, allora, con quest’Amministrazione assente e i peggiori uomini che potevamo eleggere. Perché Fabio (nell’occasuione parla di sé in terza persona come Giulio Cesare o Mario Balotelli, fate voi, ndr) può esserci o meno. Ma qui è in gioco ben altro (e aggiunge aspetti che non possiamo riportare, ndr). Dico tutto ciò, dal momento che c’è un esercito di compagni e amici sfiduciati”.

Ecco chi ha interloquito con Celia in assemblea

A interloquire con Celia, il segretario di Circolo Aldo Rosà e il tesserato Gianni Vitale. Quest’ultimo gli ha fatto osservare: “Ma tu, prima di parlare così dell’Amministrazione, hai sentito Iemma?”. Ed ancora: “Le dimissioni di Calogero devono passare da qui”.

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