L’Amc sarebbe anche, o forse addirittura soprattutto, l’Azienda (Partecipata del Comune al 100% e quindi una “Pa” a tutti gli effetti) del Re, del nipote del Re, e di altre figure di… sottogoverno interno, alcune capaci altre molto meno, che ce l’avrebbero in mano facendola funzionare per davvero da anni se non da decenni. Ce lo racconta un gruppetto di vecchi lavoratori, onesti e sinceri, addirittura dispiaciuti per gli attacchi indirettamente subiti (ma che forse tali non sono) da padri di famiglia di recente reclutati da un’agenzia esterna incaricata da Amc di trovare autisti per un solo anno di lavoro (al momento almeno, poi si vedrà) allo scopo di colmare le carenze d’organico nell’Azienda per la Mobilità di Catanzaro.

La svolta impressa ad Amc da Brancaccio

Quanto detto in apertura di pezzo valeva in passato e forse vale ancora, per carità. Ma in modo meno… impattante sulla conduzione aziendale da quando al timone c’è un dirigente (nel caso di specie un dg) del calibro e della levatura morale e tecnica di Luca Brancaccio con cui la musica sarebbe un po’ cambiata. Un po’ tanto, anzi. Perché si tratta di un brillante ingegnere, figlio di un prof universitario scomparso da tanto, che fa questo di mestiere da sempre, partecipando a bandi pubblici. Non si tratta affatto, quindi, di uno dei tanti improvvisati prestanomi cittadini. La pletora di utili idioti, cioè, all’uopo sistemati qua e là nelle postazioni di comando per fungere da… copertura. Soggetti incaricati di fare con il loro nome non chiacchierato, e al contrario rispettabile, da foglia di fico o luogotenente in missione degli impresentabili di turno.

Cortigiani costretti a eseguire ordini come ad esempio firmare poco comprensibili intese con certe associazioni private, per stare dove stanno. Argomento su cui presto apriremo uno squarcio al solito con carte alla mano (ma questa è un’altra storia). Torniamo però a Brancaccio. Che a fine 2023 arriva in una struttura da un quarto di secolo e anche di più asseritamente lottizzata dalla politica dove i presunti… imboscati, i malati immaginari e i raccomandati, non si conterebbero.

Così come si annovererebbero persino personaggi, che per farsi rinnovare il contratto in passato si sarebbero asserragliati nel parcheggio dell’Azienda armati si sbarra per bloccare l’uscita dei bus; altri individui i quali hanno protestato dal Ras politico del tempo (a questa scena abbiamo assistito noi a margine di un consiglio comunale di una quindicina d’anni fa quando curavamo la cronaca politica per conto di Gazzetta del Sud) perché “Tonino (povero lui, ndr) è ancora alla nafta”. Vale a dire che il Tonino in questione subito dopo l’assunzione era stato ‘dimenticato’ al rifornimento invece di trovare posto in ufficio, e figure apicali che con un diplometto stentato, e nemmeno la capacità di accendere un Pc, grazie al protettore di riferimento eserciterebbero funzioni per cui ci vorrebbero “2” lauree. Perché si tratta di funzioni tanto delicate che ‘una sola laurea’ neppure sarebbe sufficiente, tanto per esagerare!

Nell’asserito verminaio Amc, reduce da 30 anni almeno di gestione lottizzatoria e anarchica, la pietra dello… scandalo sarebbe quindi un manipolo di poveri… interinali? Basta, su, che fa già ridere così!

Un verminaio, in sostanza, questa Amc, se quanto da noi raccolto corrisponde al vero. E da 3 decenni a oggi, a voler essere buoni. Un ambiente in cui dunque un manipolo di ultra 40enni e ultra 50enni (con poche eccezioni in fatto d’età più bassa), nemmeno realmente dipendenti (e a breve spiegheremo il motivo) e per giunta in un certo senso sfruttati e sottopagati rispetto ai loro… colleghi Amc a tutti gli effetti (che con simpatia proprio per la loro età avanzata li chiamano la “squadra degli under 21”), sarebbero la… pietra dello scandalo? Ecco, basta solo dirlo, che fa già ridere così! E la ragione è semplice. Perché iniziamo con precisare che sono interinali, in forza alla società per azioni During e non ad Amc, con quest’ultima azienda che neppure gli fa le buste paga (di competenza invece sempre della During). E che, come se non bastasse, hanno un tesserino di riconoscimento ‘speciale’ con doppio logo (During e Amc, cioè) con l’Amc che grazie a loro risparmia oltretutto due volte. In primis non pagando più una valanga di cosiddetti straordinari ai suoi ‘veri’ lavoratori e scaricando, come gli consente la legge, le spese del contratto con During. Dunque con un notevole minore esborso in fatto di uscite per le paghe. Un dato non marginale, anzi semmai il contrario. 

Arrivano i… During e finisce la Mecca di straordinari e congedi da pagare o da sfruttare per andare di fatto in pensione (quando è il momento) in largo anticipo per i veri dipendenti Amc. Sarà forse per questo motivo che emergono forti mal di pancia interni

Ma “questi della During” chi li ha individuati? I soliti politici locali di destra, sinistra, centro, sopra o sotto (per far clientela) o è stato addirittura qualche dirigente apicale Amc che ci ha messo lo zampino nel designarli? Se ci sono elementi concreti per sospettarlo, è giusto denunciarlo. Ed è altrettanto giusto che si faccia piena chiarezza! Anzi, è sacrosanto che chi di competenza indaghi. Perché è opportuno farlo. E se ci saranno responsabilità acclarate, scattino pure le punizioni. Severe. Ci mancherebbe altro! Intanto, però, abbiamo alcune informazioni che paiono oggettive. Ovvero che l’arrivo dei lavoratori During, e da oggi pure la fine del doveroso tutoraggio nei loro confronti da parte dei vecchi ed effettivi dipendenti Amc a questi neoassunti (abbiamo spiegato in tutte le salse come allo stato tali non siano), ha per ora chiuso la… Mecca degli straordinari. Che ha ad esempio consentito a vari dipendenti Amc di svolgere anche una sorta di triplo turno laddove fosse possibile in base alla legge, con relativa legittima paga, in un solo giorno con conseguente altrettanto legittimo lauto guadagno per gli stessi lavoratori.

Le altre questioni chiave: i congedi dei lavoratori Amc e le paghe con il “duro regime” per i… During

Ma unitamente a quanto finora riferito, ci sarebbe pure la questione dei congedi per i dipendenti Amc. Che, essendo in precedenza saltati per esigenze dovute alle carenze d’organico senza l’ausilio dei loro colleghi During, fino al punto di arrivare a diversi mesi di “ferie” non godute, costringeva l’Amc a mandare di fatto dei dipendenti in pensione in anticipo di mesi ma ancora formalmente da lavoratori attivi. E questo per non pagare cifre spropositate ai diretti interessati come peraltro sarebbe spettato loro, sia chiaro!

Ragion per cui, si vocifera, che già in settimana i vertici aziendali potrebbero imporre il godimento dei congedi, disposti quindi d’ufficio, per evitare il… cortocircuito appena descritto. Ma, sempre per spezzare una lancia in favore dei… During, cambiando discorso rispetto all’argomento congedi va detto che a loro non riuscirà (in nessun caso) di percepire in quest’anno da interinali uno stipendio vagamente simile a quello di chi è in forza ad Amc magari con un’anzianità di servizio ultratrentennale. Che, sia chiaro, ci può anche teoricamente stare.

E per fare un paragone diciamo che se qualche dipendente Amc con i vari… scatti può toccare quota 2.100€ mensili, un During a parità di qualifica e prestazione arriva all’incirca a 1.200 o poco di più. Ed è pure normale, ribadiamo, per carità. Senza contare che, tranne casi particolari, per loro… malattie o altri escamotage per riposare sono una chimera! Ecco perché noi, fino a prova del contrario, #noistiamoconlucarancaccio e i… During. Pronti, però, a fare dietrofront dinanzi alla prova certa di eventuali irregolarità nelle procedure di reclutamento, come da dubbi sollevati pubblicamente.

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