Destra, sinistra, centro, sopra e sotto. A Catanzaro di sicuro, ma forse anche altrove, sono sempre più mischiate. Tanto, alla fine della fiera, il cittadino qualcuno dovrà votare. E con i tantissimi soldi che circolano tra quelli da amministrare e gli altri per gli stipendi dei… rappresentanti del popolo, anche a livello di un ormai medio-piccolo comune come il capoluogo, l’importante è ottenere un posto. Basta pure uno strapuntino. Perché conta solo esserci. Niente altro. Logico, quindi, che un sindaco con cui si può trattare, sempre disponibile più con gli avversari (leggi la destra) rispetto a molti dei… suoi (leggi Fabio Celia e larga parte del Pd) fa comodo. Eccome! Scontato, allora, che il governatore Roberto Occhiuto, ma ancor più il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso essendo catanzarese, dal periodo immediatamente successivo alle elezioni del giugno ‘22 abbiano sostituito il “vincente” al ballottaggio Nick al loro originario candidato perdente Valerio Donato. Peraltro, da sempre e per sempre, orgoglioso comunista. E alfiere di una Rinascita che al De Nobili invece di sciogliersi si è in realtà occultamente strutturata. Donato stesso, Gianni Parisi e Stefano Veraldi, esclusi. Perché transitati in Azione e fuoriusciti da un centrodestra in cui, oltretutto, mai erano formalmente entrati.
Perché mai cacciare un “affidabile” Fiorita che alla destra e agli assetti di potere trasversali della città serve come il pane? Assai più conveniente lasciarlo dov’è e anzi blindarlo
Buttare giù Fiorita significherebbe innanzitutto impedire all’aspirante futuro sindaco “Phil” Mancuso di godersi serenamente il biennio scarso che gli resta al vertice di Palazzo Campanella. E poi ci sono nomine, prebende, concorsi, interventi su Lido, che pesano tanto ed è assai meglio delegare tutto a un Fiorita… debole e a cui, semmai, appioppare colpe e responsabilità, in caso di polemiche, quando dal 2027 in poi verosimilmente torneranno al potere mancusiani e occhiutiani. Che potranno riprendere il solito teatrino dell’evergreen “abbiamo trovato una situazione disastrosa”. E ancora: “Sono stati 5 anni bui e ci vorrà molto per (ri)mettere le cose a posto. Dateci tempo!”. Tanto il loro utile Fiorita nel frattempo forse sarà a Roma, in Parlamento, e i suoi potranno per giunta difenderlo, dicendo che “no, non è vero!”. Che loro erano il meglio, pur avendo lavorato in grandi difficoltà. E con pochi voti di… scarto in Consiglio con quanto ne consegue in termini di ridotta agibilità. Roba da premio, quindi, altro che critica per loro e Nick
Un proverbio siciliano che ci piace tanto e citiamo spesso insegna: “Dove si guadagna in due, si guadagna il doppio”
La realtà è che Fiorita si farà purtroppo un quinquennio pieno da sindaco grazie a 7-8 consiglieri comunali in… missione, guidati da chi comanda per davvero in città e in regione. Altro che ‘lettura’, stavolta troppo semplicistica, dei soliti peones in cerca di… salvezza (leggi qui: irriverentemente.com/?p=10920). E tutto ciò, a prescindere dal vecchio ruolo di federatore dei ‘fioritiani di destra’ di Antonello Talerico. La cui vision ci appare limitata, pur a dispetto dei lusinghieri risultati personali finora registrati, e miope nell’essere forse inconsapevole strumento di chi lo usa per i propri interessi. Ma anche a prescindere dal contributo, assai limitato nel tempo e nell’entità, dei citati calendiani. Certo, tra i nostri affezionati e ormai tanti lettori che ringraziamo, qualcuno storcerà la bocca di fronte a tale ricostruzione. E obietterà, al pari dei sedicenti membri della sinistra cittadina (i Kommunisti… da mazzicogna come da noi ribattezzati), che Marco Polimeni ed Eugenio Riccio nei loro interventi in Aula, e sulla stampa, vomitano veleno su sindaco e Amministrazione. Fatto vero! Ma altrettanto vero che dietro alla bile delle dichiarazioni ci sia il… vuoto politico con nessuna iniziativa o pressione sui futuri candidati esponenti della destra, attualmente al fianco di Nick (leggi qui: irriverentemente.com/?p=10844).
Salvate il soldato Nick. Che ci serve!
L’unica iniziativa, che porterebbe realmente alla caduta di Fiorita in pochi giorni, insomma non si fa. Non ora di certo, e sentiremo a breve la… supercazzola di giustificazione, ma neanche si è fatta circa 3 mesi fa. Al momento, cioè, della traumatica rottura tra Nick e Talerik. Forse addirittura frutto di qualche patto bipartisan, e in qualche modo pilotata dall’esterno, sulla testa di un ribadiamo inconsapevole Antonello. Che è persona viscerale, sanguigna e umorale, ma trasparente. In politica come nella vita. E questo gli va riconosciuto. Mentre, di contro, è assai più scaltro ed… enigmatico Fiorita. Ma Fi e Carroccio, allora, hanno provvidenzialmente tirato fuori la scusa del lungo commissariamento, conseguente all’eventuale cacciata di Fiorita a inizio autunno, da evitare a ogni costo alla città. Tutto ciò come se, rispetto a quanti reggono le sorti di Catanzaro da qualunque parte e partito provengano, fossero meglio del peggiore dei commissari prefettizi. Ma questa è un’altra storia!
L’immediata futuro, tutto teatro con commedia già vista e (ri)vista
A tenere banco adesso, ci saranno Polimeni e Riccio (in nome e per conto di Occhiuto e Mancuso, naturalmente) che insulteranno e sferzeranno Fiorita & Co. Mentre Vincenzo Capellupo, Alberto Carpino e persino Gregorio Buccolieri, gli risponderanno per le rime. Accadrà al prossimo civico consesso o sui giornali locali. Ma sarà tutto fumo negli occhi della gente e fuffa. Credeteci! Perché, stringi stringi, sono un… pugno di amici. Che in fondo lavorano insieme per la stessa causa e finalità. Tanto che ci chiediamo, e ci chiederemo ancora per un po’: “Che ne sarà della presunta grande manovra di Forza Italia (leggi qui: irriverentemente.com/?p=10878)?”. Quella annunciata in pompa magna, similmente alle dimissioni di Polimeni se avesse perso Donato, dagli Azzurri locali il giorno dopo il forfait in maggioranza dei calendiani. Secondo noi, pur felici di essere clamorosamente smentiti, sarà l’ennesima bolla di sapone di cui nessuno si ricorderà tra qualche giorno. Ma buona per prendere tempo e distrarre i gonzi, mentre per l’ennesima volta si getta in tutta fretta la tanta polvere dell’inconfessabile accorduni trasversale, in atto da un paio d’anni in città, sotto il tappeto.
Tra qualche ora, intanto, ecco a voi la conferenza stampa delle… beffe!
Stamani, oltretutto per puro caso nel giorno dell’insediamento ufficiale di Donald Trump alla (ri)Presidenza degli States, poco prima andrà assai più modestamente in scena la surreale conferenza stampa di metà mandato di Nick Fiorita. Il quale farà il suo show senza contraddittorio e domande, degne di tal nome, tra finti avversari come detto in realtà compiacenti e giornalisti ridotti a poco più di figuranti. Anzi, addirittura plaudenti, al solito cioè pronti ad applaudire e ridere di gusto (in senso letterale) a ogni battuta del loro sindaco che dal canto suo professerà come stia svolgendo il proprio lavoro in modo egregio pur (poverino) tra mille ostacoli. Un eroe dei nostri tempi, Nicola, che dunque nei prossimi 2 anni e mezzo (magari 3, con i soliti immancabili… prolungamenti) farà anche meglio. Forte dell’appoggio di tanti sostenitori, come fin qui scritto soprattutto tra quelli… riservati e insospettabili. Ovvio, dunque, che sia, e si senta blindato, malgrado il disastro del suo insufficiente mandato sotto gli occhi di tutti.