Riceviamo e pubblichiamo
Riconosciamo l’onestà intellettuale dei colleghi di Azione, che, rendendosi conto dell’impossibilità di governare con una amministrazione incapace e priva di una visione chiara, hanno scelto di staccarsi immediatamente, evitando così di diventare coautori dei danni che stanno affliggendo la città.
Ora è il momento che il sindaco Fiorita faccia chiarezza sul perimetro della sua maggioranza. Questa chiarezza è un dovere nei confronti della città, poiché da un’analisi numerica, riteniamo che una maggioranza reale non esista più, salvo non voler galleggiare con i cinque consiglieri del gruppo misto.
Difatti Fiorita dovrà amministrare ora con soli 9 consiglieri eletti nel suo schieramento, 4 dell’ex area Donato e 3 dell’ex area Talerico. E, pensare che Fiorita quando era consigliere ebbe il coraggio di chiedere le dimissioni al sindaco Abramo, che pure aveva imbarcato molti meno consiglieri “estranei” alla sua coalizione di quanto non sia stato in grado di fare lui. Insomma: l’anatra non è piú zoppa, ma è rimasta senza zampe.
Tuttavia, è necessario che anche il centrodestra agisca con altrettanta coerenza e responsabilità. Diciamo infatti chiaramente che chi continuerà a sostenere Fiorita non potrà far parte della nostra coalizione in futuro.
Questo principio lo formalizzeremo in un documento politico, concordato con le forze del centrodestra, che presenteremo nei prossimi giorni ai consiglieri comunali, chiedendo loro di prendere le distanze da quella che si sta rivelando la peggiore amministrazione della storia del Capoluogo.
Chiarendo così una volta per tutte chi sostiene Fiorita e chi no e smascherando, così, il bluff di tanti consiglieri che si professano responsabili per il bene della città e pensano votando “pratica per pratica” di tenere in vita Fiorita. Catanzaro è al collasso: un atto di trasparenza e lealtà verso i ora cittadini si impone più che mai.