Articolo tratto da Rainews

Kamala Harris ha lanciato l’amo e Donald Trump ha abboccato tutte le volte. Così la maggior parte della stampa americana riassume l’esito del primo e forse unico dibattito televisivo fra i due contendenti per la Casa Bianca andato in onda nel corso della notte italiana sul canale ABC. Il giudizio pressoché unanime è che la candidata democratica non ha deluso le attese ed è stata efficace ed energica nello sferrare i suoi colpi mentre l’ex presidente ha spesso perso il controllo non riuscendo a rispondere punto su punto ma andando spesso per la tangente come quando ha detto che gli immigrati haitiani mangiano i gatti degli americani.

Una frase questa sui gatti che ha evocato l’ormai famosa battuta del candidato repubblicano per la vicepresidenza J.D. Vance che aveva attaccato le donne non sposate con gatti e che alla fine del dibattito ha ricevuto una replica da parte di Taylor Swift che potrebbe risultare determinante alle urne in novembre. La più celebre cantante del mondo, a pochi minuti dalla fine del dibattito, ha infatti postato su Instagram – su cui ha 283 milioni di followers – una foto in cui tiene il braccio il suo gatto corredata da un messaggio di pieno e aperto appoggio per Kamala Harris, “una leader dotata e dalla mano ferma”. Il suo post ha raccolto già quasi 5 milioni di likes nel giro di poche ore e rappresenta un brutto colpo per Trump che nelle scorse settimane aveva pubblicato un post con un falso messaggio di supporto da parte della stessa Swift generato dall’intelligenza artificiale.

Da parte sua Trump non è apparso efficace e concentrato nello spostare l’attenzione sui temi a lui più congeniali come quello dell’economia e dell’immigrazione su cui aveva puntato molto della sua performance ma ancora una volta è finito più per attaccare Biden che non Harris. Da parte sua Harris ha colpito sui punti dolenti di Trump, dalla sua ossessione per le dimensioni dei suoi comizi alla sua posizione sul tema dell’aborto che promette di essere di primaria importanza a novembre così come lo è stato già nelle elezioni di midterm.

Il parere di entrambi sulle 2 guerre, in Europa e Medio Oriente

Non meno distanti sono state le posizioni espresse dai due candidati sulle “grandi guerre” in corso: Ucraina e Medio Oriente. “I nostri alleati della Nato sono così grati che tu non sia più presidente. Altrimenti Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati sul resto dell’Europa”, ha accusato Harris, aggiungendo: Putin “È un dittatore che ti mangerà a pranzo”. “Trump è manipolato da dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un” che “fanno il tifo per lui”, ha proseguito Harris, ricordando che con Kim “si scriveva lettere d’amore”.

Trump, sul tema, è apparso in difficoltà, incalzato dalle domande di uno dei mediatori del dibattito. L’ex presidente si è rifiutato due volte di dire se era nel migliore interesse degli Stati Uniti che l’Ucraina vincesse la sua guerra contro la Russia. “Penso che sia nel migliore interesse degli Stati Uniti porre fine a questa guerra” in Ucraina e “negoziare un accordo, perché dobbiamo impedire che tutte queste vite umane vengano distrutte”, ha replicato. “Voglio che la guerra finisca. Voglio salvare vite che vengono uccise inutilmente. Milioni di persone. Sono milioni. È molto peggio dei numeri che state ricevendo, che sono numeri falsi”.

Quanto alla guerra a Gaza, Harris ha avvertito che “deve finire immediatamente”. “Ora, Israele ha il diritto di difendersi e il modo in cui lo fa è importante. Ma è anche vero che sono stati uccisi troppi palestinesi innocenti, bambini, madri. Quello che sappiamo è che questa guerra deve finire”. Harris ha accusato Trump di avere negoziato con i talebani in Afghanistan e ha rivendicato orgogliosamente che “ad oggi non c’è un solo membro dell’esercito degli Stati Uniti che sia in servizio attivo in una zona di combattimento, in nessuna zona di guerra nel mondo, la prima volta in questo secolo”. Trump ha replicato, d’altra parte, che con lui alla Casa Bianca il conflitto a Gaza “non sarebbe mai iniziato”. Promettendo di “sistemare la questione in fretta” in caso di elezione.

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