Riceviamo e pubblichiamo
“Uncem fa i complimenti a Ostana per il Premio Ostana sulle Lingue Madri che da venerdì anima la Valle Po, all’ombra del Monviso.
Il Premio Ostana è la cultura che esce dai salotti e toglie di mezzo salottari e illusorie certezze museali urbane.
Da ztl e da radical chic, che sono tanti e che i territori tengono lontani.
È la condivisione in un paese delle Alpi, con altri cento paesi.
Non è una manifestazione miracolosa o miracolata nel paese fortunato.
È con altri tanti eventi di altissima qualità lungo Alpi e Appennini una occasione bellissima per essere insieme nel domani e nel cambiamento.
Partendo dalle lingue, da noi, dalla storia del dialogo e dei legami.
È dunque scambio e passaggio, salvezza di cosa è stato da portare a tutti.
Grazie a Ines Cavalcanti, alla Chambra d’Oc, a Giacomo Lombardo, a tutti i docenti universitari, ai giovani, ai volontari e alle volontarie, ai cittadini che lavorano al Premio e tutto l’anno per l’attuazione della legge 482 del 1999 sulle lingue minoritarie.
C’è molto di quella legge da attuare ancora, con il Ministero competente, e dobbiamo farlo come Uncem.
Per svegliare i Verttici Rai, in primis, a dare concretezza al ruolo del servizio pubblico per le lingue madri.
Rai deve fare molto di più per le lingue madri.
Non è retorica e non è roba meno importante di altra.
Una azione di valorizzazione nazionale, passa dalle geografie dei territori.
Mostrati con la loro vivacità nel nuovo Rapporto Montagne Italia 2025, realizzato da Uncem con Rubbettino Editore”.
Lo affermano Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.
Festival Sparone nel Cuore
Complimenti a Sparone nel cuore per il Festival dei libri d’Altura, patrocinato da Uncem.
Nel comune guidato da Anna Bonino, l’iniziativa delle ultime 48 ore è stata di alta qualità, bell’esempio di cultura fuori dai luoghi tradizionali.
Da rilevare l’importante presenza del professore Mauro Varotto che ha presentato gli ultimi suoi libri, importanti per creare nuova coesione sulle valli, per generare senso di comunità, per fare sinergie.
Quelle che servono ad esempio tra le due Unioni montane delle Valli Orco e Soana, che possono, devono andare verso una sostanziale riaggregazione come tanti cittadini auspicano, sul modello costruito dall’indimenticato Gualtiero Fasana con moltissimi sindaci, quindici anni fa.
Quel modello di unione deve ripartire e il geografo Varotto ha rilanciato percorsi di coesione tra le valli, che nei territori canavesani sono stati messi in campo grazie alla Strategia delle Green Community, capace di unire cinque Unioni montane.
Un viatico verso una riforma istituzionale vera. Fasana, con molti Amministratori locali, aveva visto giusto.