Riceviamo e pubblichiamo

È stato siglato a Roma il rinnovo del contratto nazionale 2025-2028 degli operai idraulico-forestali con un forte contributo dei vertici Uncem.

Al tavolo per la firma, oltre all’Unione stessa, Regioni, Agirtal-Agci, Federforeste, Legacoop, Confcooperative, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.

“È stato fatto un lavoro prezioso – a vantaggio di un comparto che agisce nel sistema pubblico dei nostri enti, Comuni e comunità montane, nelle Regioni, e anche nelle imprese dei territori, in particolare cooperative e aziende agricole. Un comparto che ha un capitale umano con nuovi diritti, più risorse, più opportunità per dare pieno valore al capitale naturale, 12 milioni di ettari di foreste in Italia. Uncem lavora con questo comparto strategico per la montagna, fatto di 60mila persone, da sempre. Per dire come attuiamo la valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali e il Testo unico delle filiere forestali del 2018. Due leggi che sono pietra miliare per il nostro impegno collettivo sui territori. Gli operai idraulico forestali sono pezzo portante dell’economia dei territori. Generano sviluppo e protezione, inclusione e difesa dei versanti alpini e appenninici”.

Tra i punti qualificanti del contratto: il rafforzamento delle attività di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro a partire dalla perimetrazione delle applicazioni contrattuali negli appalti; le normative di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, importante in particolare per gli addetti a tempo determinato che caratterizzano gran parte del comparto; la valorizzazione del Filcoop sanitario, con un aumento da 52 a 62€ l’anno della quota versata, e l’inclusione nel fondo anche dei lavoratori a tempo determinato che abbiano lavorato 360 giornate nell’ultimo triennio.

Introdotta poi l’integrazione del 100% del salario in caso di infortunio e implementate infine le ore di permesso e quelle per studio e formazione.

E poi, l’aumento salariale, pari a 135 euro a regime che sarà erogato in tre tranches, 80 euro dal 1° gennaio 2026, 35 euro dal 1° gennaio 2027 e 20 euro dal 1° gennaio 2028, per un montante complessivo di quasi 5mila euro.

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