Articolo tratto da Corriere Adriatico
Comunità sotto choc per la prematura scomparsa di Roberto Campione, il ventenne morto venerdì mattina nella sua abitazione di via Martiri delle Foibe.
Nessuno riesce a darsi pace per il lutto che ha colpito non un quartiere ma l’intera città. La famiglia è distrutta, devastati dal dolore mamma e papà, due persone ancora giovani che non riescono a darsi pace e il fratello.
E gli amici più stretti faticano a trovare parole di consolazione.
La fiaccolata
Ieri sera, alle 21 amici e conoscenti hanno organizzato una fiaccolata sotto casa della famiglia Campione, in via Martiri delle Foibe. Giovani e meno giovani hanno partecipato al corteo che si è snodato fino al Parco di San Filippo, in un silenzio carico di commozione.
Il parroco don Tarcisio Chiurchiù ha predisposto tutto per la funzione religiosa già dal primo pomeriggio, si è detto il rosario con la preghiera e sono stati liberati in aria dei palloncini, segno di purezza e innocenza, simbolo di gioventù. Alla cerimonia ha partecipato il vicario, come era previsto dal programma della parrocchia. Era presente anche l’amministrazione comunale. Il sindaco Massimiliano Ciarpella: «non esistono parole di fronte alla morte di un ragazzo di vent’anni. Tutta la vicinanza possibile ai familiari di fronte a questo dolore enorme».
Il vicesindaco Andrea Balestrieri aggiunge: «Ci sono notizie che lasciano senza fiato, spezzano il cuore. In questi momenti il dolore è troppo grande e ogni parola sembra fuori posto. L’unico vero sostegno è il silenzio». Profonda commozione anche da parte dell’assessore Enzo Farina: «Comprendo il dolore della famiglia, degli amici, di tutti coloro che conoscevano questo caro ragazzo, bravo, lavoratore, con la testa sulle spalle». Il giovane viveva con mamma e papà mentre il fratello abita a Civitanova con la ragazza. Nato il 9 maggio 2005, Roberto venerdì mattina alle 8 ha accusato un malore che non gli ha dato scampo. Si è accasciato davanti agli occhi della madre e non si è più rialzato.
L’allarme era scattato immediato: sul posto erano intervenuti subito l’automedica e l’ambulanza della Croce verde con due pattuglie della polizia. Tutti i tentativi di rianimazione sono stati vani, purtroppo. E viene a mancare una persona nel fiore degli anni, il vicino di casa che tutti si sognano, descritto come un «ragazzo d’oro», sempre col sorriso, gentile e disponibile. Lavorava in uno scatolificio, era un tipo concreto, amante dello sport e della musica come tutti i ragazzi della sua età.
La sua immagine su Facebook ieri è diventata virale, tutti volevano dare un contributo, colpiti da una disgrazia che non si riesce a spiegare. La frase di rito sui social network dà il polso dello sconforto generale: «Non è giusto morire a vent’anni» si legge online. La data del funerale non è stata ancora fissata, in attesa dei risultati degli esami disposti dalla procura. A San Filippo la tragedia ha lasciato un vuoto incolmabile.