Sudtirol-CatanzaroSudtirol-Catanzaro

Nella gelida Bolzano, nella domenica post breve pausa a cavallo tra fine e inizio anno solare il piccolo campo sportivo locale Druso ospita il match tra i locali del Sudtirol (simili alla Polonia nella divisa) e il Catanzaro. Oggi con una tenuta che ricordava molto quella della formidabile Spagna. E il confronto non lascia delusi. Perché in questa sorta di Polonia-Spagna dei… poveri, in avvio e chiusura primo tempo, sono fuochi d’artificio. Nella ripresa invece…. tanti sbadigli e una Caserta-band messa sotto da un Sudtirol nient’affatto trascendentale, ma molto volitivo. Comunque sia, ecco il film della partita.

Primo tempo:

Pronti-via. Minuto 3 scarso, essendo a 2’.37”, e Pontisso fa il Palanca, anche se Scognamillo e Bonini gli danno una mano, per fare 1-0. Che non arriva dunque direttamente da corner, tuttavia poco ci manca. Poi, l’ormai consueta suspense. Perché a entrare in campo è, ormai Sua Maestà, il Var. L’arbitro Massimi però, stavolta, prima aspetta ma a seguire conferma. È 1-0, anzi 0-1. Dura poco, però, anzi prossimo. Dal momento che un minuto e mezzo appena dopo il check del Var, con la ripresa di gioco, arriva il punto del pari. La giocata la fa Rover. Segna, tuttavia, Pyyhtiä.

Ma anche nell’occasione a dargli una grossa mano è una sfortunata quanto determinante deviazione di Scognamillo. E non finisce qui, considerato come tra il 9’ e il 12’ sono i bolzanini a minacciare ancora Pigliacelli. Capita con Praszelik, Mallamo e Odogwu, che come si dice nel calcio moderno fanno intanto densità in attacco salvo pure tirare in porta. Nel prosieguo, tuttavia, la gara prosegue a strappi. Almeno fino al 42’, quando Brignola mette i brividi al portiere Poluzzi. Ma è al 47’, proprio alla fine del recupero, che Odogwu stende Iemmello a due passi da Poluzzi. È rigore! Controllo Var sul fuorigioco, che non c’è per un errore di Rover la cui posizione… sana quella di tutti i rivali catanzaresi.

Solo che Re Pietro, una volta tanto, dal dischetto e assai meno regale del solito. E al 6’ di recupero fa meta, calciando alto (nemmeno di poco) oltre la traversa. Si va dunque all’intervallo sull’1-1. Mentre, dopo il doppio fischio di fine tempo, dalla panchina di casa qualcuno aggredisce verbalmente Massimi.per presunti errori arbitrali pro giallorossi.

Secondo tempo:

La ripresa ha una partenza assai diversa rispetto ai 45’ precedenti. E nel primo quarto d’ora l’unica emozione, si fa per dire, è un fuorigioco dubbio sbandierato a Pittarello. Che comunque aveva tirato in porta senza successo. Poi la girandola dei cambi in uno dei tanti slot utili per effettuarli. Ma che noia! Il ritmo è proprio diverso e con il clima che c’è (temperatura intorno agli zero gradi) difficile sia finita la… birra in meno di due terzi della partita. Al 21’, viceversa, bolzanini ancora arrabbiati con il fischietto molisano per un contatto sulla linea dell’area giallorossa tra Rover e Bonini. Si invoca il penalty. Il Ddg termolese con cui però il Sudtirol fino a oggi ha perso tre volte su tre dice: “Fallo in attacco”. Al 27’ è Zedadka a esaltare Pigliacelli. Che alza una… gran botta in corner. E tre minuti dopo si ripete su uno sgusciante Praszelik. Mentre al 75’, via alle altre sostituzioni. Al 78’, invece, il portiere ospite chiude sull’autore del gol del momentaneo 1-1. E il Catanzaro? Dalle parti di Poluzzi, Chi l’ha visto? Se si eccettua, forse, un tiro, altissimo, di D’Alessandro al 93’.

Conclusioni:

Tra ritardi e recuperi, questo match termina alle 17.01. Oltre un quarto d’ora dopo sull’ormai vecchia tabella di marcia con i soliti 90’ di gioco, più 15’ circa di intervallo canonici, essendo iniziato alle ore 15. Comunque sia, finisce 1-1. E il Catanzaro può recriminare solo con se stesso, avendo disputato un primo tempo gagliardo a fronte di una deludentissima ripresa. I giallorossi si mordono inoltre le mani per il rigore fallito da Iemmello al 6’ di recupero del primo tempo.

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