E come l’anno scorso… per i tifosi del Catanzaro, se non la stessa canzone, c’è di sicuro lo stesso epilogo. Eliminazione in semifinale playoff di B. E in pratica già all’andata (in casa) del secondo, e penultimo, atto. Ma motivi per lamentarsi ce ne sono pochi. Pochissimi o nessuno, meglio ancora. Va bene così, infatti. Comunque sia, disamina conclusiva a parte, ecco il film della partita, partendo come di consueto dal primo tempo.
Primo tempo:
Alla mezz’ora lo stadio Alberto Picco è gelato. Punizione di Petriccione, davanti al portiere Gori toccano la sfera Cassandro e Scognamillo ed è gol. Piccola revisione Var, ma è tutto confermato: 0-1. Già al 36’, tuttavia, in un’azione fotocopia a quella che ha da pochissimo portato avanti le Aquile, su incertezza di Pigliacelli arriva il punto del pari. Lo sigla Aurelio. Un minuto dopo i locali raddoppierebbero pure con Di Serio, ma a gioco fermo. Perché l’arbitro ha appena fischiato una punizione per fallo di Cassata su Scognamillo. Nel prosieguo non accade granché e si va così all’intervallo.
Secondo tempo:
Inizia la ripresa, ma le marce non sono alte da entrambe le parti. Allo Spezia, infatti, il risultato va di lusso così e il Catanzaro pare ancora tramortito dal fulmineo 1-1 ligure. Poco dopo il quarto d’ora, però, il corazziere polacco dello Spezia Wiśniewski (195 cm) si libera come può della marcatura di Iemmello (diciamo così invertita, perché c’è un attaccante a… guardia di un difensore) e la mette dentro. Sarebbe la rete del 2-1. Ma Marchetti fischia subito e annulla tutto, ravvisando un fallo dell’autore del gol, salvo il richiamo Var, che lo induce a correggersi e a convalidare il 2-1. Al 27’ un po’ di apprensione per uno scontro tra Pigliacelli e Reca. Il portiere dei calabresi rimedia una vistosa fasciatura in testa. Ma proseguono regolarmente ambedue, malgrado un lungo stop per consentire le loro cure. Riprende il gioco e al 39’ “follia” del subentrato Biasci che rifila una manata a Hristov, rimediando un rosso dopo l’ennesima revisione Var a supporto di un distratto Marchetti. Ne nasce una mezza gazzarra: giallo per Scognamillo. Ma quel che più conta è una: la partita a questo punto è finita per davvero. Del tutto inutili, quindi, anche i 5’ di recupero finali.
Conclusioni:
Poco altro da aggiungere rispetto al tanto detto finora sull’accademico (per così dire) match odierno. C’è, secondo noi, solo da fare i complimenti ai 1.200 tifosi giallorossi che hanno affollato le gradinate del Picco, malgrado il 2-0 dei liguri all’andata rendesse l’obiettivo qualificazione per la loro squadra come la scalata del K2.
