Spezia-CatanzaroSpezia-Catanzaro

Lo avevamo già scritto a San Valentino in occasione dell’anticipo tra Catanzaro e Cittadella, attirandoci gli strali dei tifosi delle Aquile (di cui peraltro facciamo parte anche noi, ma non quando siamo in veste giornalistica), quello di mister Fabio Caserta è un Catanzaro che anche quando vince (o pareggia) non convince. Mai. O quasi mai. Come oggi, ad esempio. In cui i sostenitori giallorossi non avranno finalmente di cosa prendersela con arbitro e soprattutto Var nell’evocare i soliti fantomatici… gombloddi che con un presidente potentissimo come Floriano Noto di fatto non esistono. Detto ciò, veniamo al nostro consueto film della partita che parte come ovvio dal primo tempo.

Primo tempo: 

A dare la prima emozione della partita, al 12’, è… l’arbitro La Penna. Che “fraintende” (valuta male”) un leggerissimo tocco in area su Pio Esposito. Che, il disastroso Ddg del recente Inter-Fiorentina di serie A, sbagliando interpreta come fallo da rigore. Ma il contatto di Brighenti è davvero minimo. Il fischietto romano viene quindi richiamato al Var e il penalty è giustamente revocato. Il Catanzaro, nel frattempo, subisce e prova a mettere fuori la testa con un tiro di Iemmello al 27’ e una bella azione, ma con innocua conclusione centrale di Pagano, al 36’. Mentre meno di un minuto dopo è il turno di Pompetti spedire alto sulla traversa. Si arriva così, senza altre emozioni alla fine del parziale. 

Secondo tempo:

Dopo i primi minuti al piccolo trotto, al 9’ c’è una  clamorosa tripla palla gol (anche con tanto di palo timbrato) con un (doppio) Pio Esposito e Aurelio. Imprecisi a poca distanza dalla porta avversaria. Al 18’ è invece Lapadula a impegnare Pigliacelli. Che però è bravo a rifugiarsi in angolo. E meno di un minuto dopo sull’asse ristorante Hristov-Reca per poco non ci scappa l’1-0. Ma proprio nello svolgimento di questa pericolosa azione Lapadula la combina davvero grossa. Grossissima anche, con tre errori gravissimi: non fa gol, si infortuna da solo e commette addirittura fallo da espulsione. Un disastro, insomma. Alla mezz’ora, però, un Catanzaro al solito poco bello e appariscente dimostra tutto il suo cinismo facendo gol con Pittarello. Al 33’, intanto, lo Spezia prova a rispondere. Ma Reca calcia sopra la traversa. Al 39’ ci pensa invece Pigliacelli a salvare tutto prima su Pio Esposito e poi su Candelari. Al 45’ flipper in area con un super Pigliacelli che si esalta per l’ennesima volta su Vignali. Al 93’, infine, Quagliata rimedia un rosso molto severo e altrettanto sciocco, considerato l’andamento del match. A seguire c’è solo il triplice fischio.

Conclusioni:

Gli stupidi del complottismo diranno che ce l’abbiamo con la società e la squadra per chissà quale motivo o fantomatico incarico non dato, ma la realtà è una: questo Catanzaro vince ma non convince. Lo ribadiamo. Fa comunque piacere a tutti, noi per primi il suo sapersi imporre. Ma molto spesso lucrando risultati immeritati. Che però è anche positivo, talvolta, ottenere. Il bel gioco, però, è un’altra cosa.

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