Dopo il debuttante assoluto Claudio Giuseppe Allegretta di Molfetta, una settimana fa, stavolta ad arbitrare le Aquile al loro secondo impegno dell’Ss 2025/2026 del campionato cadetto, primo in trasferta, ci sarà invece il veterano Antonio Rapuano di Rimini.

Il vigile urbano romagnolo scelto dal grande capo della Can Gianluca Rocchi per dirigere stasera Spezia-Catanzaro, allo stadio Alberto Picco del capoluogo di provincia ligure, a differenza del giovane collega… barese di esperienza ne ha da vendere.

È infatti nato il 10 aprile 1985, essendo dunque un 40enne, e ha esordito in massima serie l’ormai lontanissimo 28 maggio 2017 in Sassuolo-Torino 5-3, al tempo da poco 32enne, e nella categoria appena inferiore addirittura il 6 settembre 2016 in Pro Vercelli-Virtus Lanciano 2-1.

Rapuano, non uno studente modello essendo ancora laureando in Economia e Commercio, come Ddg però brilla con le sue 57 in A e 111 in B, compresa la gara odierna.

Certo, resta per lui, un grande rimpianto: la finale araba di supercoppa italiana del 22 gennaio 2024, quando l’allora quasi 38enne Rapuano si giocò forse un pezzo di carriera con la mancata promozione a internazionale. Considerato come, secondo indiscrezioni della stampa che conta, sarebbe stato rimbrottato nientemeno da Rocchi in persona. Proprio nell’intervallo della discussa Napoli-Inter del… deserto.

Motivo? Una gestione giudicata troppo permissiva nel primo tempo, che avrebbe portato a un netto cambio di atteggiamento nella ripresa e alla frettolosa quanto determinante in negativo espulsione dell’azzurro Giovanni Simeone. Circostanza che ha però dato luogo a un piccolo giallo. Perché Rocchi ha sì ammesso di essersi recato negli spogliatoi al… 45′, ma per tutt’altro. Ovvero per avvisare, non riuscendo a comunicare diversamente con la cinquina in campo (compresi arbitro e assistente di riserva, cosiddetti quarto e quinto uomo) e ai “varisti” (affinché avvisassero i colleghi), della necessità di far osservare il minuto di raccoglimento in memoria del monumentale Gigi Riva purtroppo da poco scomparso. Chissà però come sono realmente andate le cose.

E per una curiosa coincidenza rientrò in campo al Nicola Ceravolo, solo il 10 febbraio successivo quindi dopo 18 giorni a… casa, da Catanzaro-Ascoli 3-2.


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