Due internazionali per dirigere Spezia-Catanzaro, semifinale di ritorno playoff di B. E già, perché dopo la rinuncia del primo designato: Fabio Maresca di Napoli, la scelta è caduta su Matteo Marchetti di Ostia Lido. Arbitro peraltro della stessa sfida in campionato all’andata. Di seguito, quindi, vi riproponiamo cosa abbiamo scritto di entrambi i fischietti quando hanno incrociato le Aquile nelle due stagioni (con spareggi-promozione inclusi) fin qui disputate dai giallorossi dal loro ritorno in B. Sempre ribadendo che si tratta di due elementi top.
Matteo Marchetti
Catanzaro-Spezia la arbitrerà uno dei… fenomeni dell’Aia attuale: Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido. Che a 30 anni (è nato il 10 novembre 1989) debutta in B; a 31 in A e a 35, ma da Capodanno in avanti, sarà internazionale. Carriera finora galoppante, dunque, la sua. Impreziosita anche da 45 presenze in A, 37 in B con la gara odierna, e da una semifinale di supercoppa italiana tra Lazio e Inter (poco meno di un anno fa a Riad, era infatti il 19 gennaio). E poi anche da un quarto di finale di Coppa Italia (il cosiddetto derby dell’Appennino, peraltro) tra Fiorentina e Bologna.
Quest’anno vanta inoltre 12 direzioni in massima serie tra cui una in un’Inter-Atalanta e un’altra in una Juve-Bologna mica da ridere. Ma Marchetti, come premesso ormai in spasmodica attesa di appuntare il badge Fifa sulla divisa da internazionale a inizio 2025, in passato ha già diretto varie volte all’estero.
A partire dal primo marzo 2023, come arbitro di campo o centrale, nell’ambito di una collaborazione tra l’Aia e la Federazione cipriota nella stracittadina della capitale isolana: Apoel Nicosia-Omonia Nicosia. Gara valevole per i quarti della coppa nazionale. Ma bissando l’esperienza il 17 maggio successivo con Apoel Nicosia-Aek Larnaca, gara del campionato d’elite cipriota, e proseguendo il 3 ottobre in cui viene designato come riserva del collega Marco Guida di Torre Annunziata in Lens-Arsenal, match della fase a gironi di Champions League. Mentre infine lo si rivede in Lask-Union Sg il 9 novembre, sempre da riserva stavolta di Simone Sozza di Seregno, nella fase a gironi di Europa League.
Fabio Maresca
Venerdì 27 settembre 2024, una data che Fabio Maresca chiamato oggi a dirigere Frosinone-Catanzaro non dimenticherà di sicuro. Perché ha rischiato di stroncargli la carriera. Salvo non l’abbia fatto, considerato come se Maresca non dovesse far bene da questo pomeriggio a fine stagione potrebbe comunque finire a… casa. E stavolta in modo definitivo. Ma cos’è successo quasi 4 mesi e mezzo fa? Il vigile del fuoco partenopeo con la passione per il fischietto, come ovvio per decisione del grande capo della Can Gianluca Rocchi, viene designato per la partita Al-Arabi-Kuwait Sc valida per la Premier League kuwaitiana. Un normale avvenimento per gli arbitri italiani internazionali, o comunque ritenuti di fascia medio-alta, precettati dalle varie Federazioni (anche continentali) di tutto il mondo: da Cipro al Medio Oriente; dalla Grecia all’Asia Centrale e dall’Albania al Sudamerica, non solo per i vari campionati nazionali ma anche per le competizioni tra squadre nazionali.
Solo che, nell’occasione del 27 settembre, Maresca (che ha il badge Fifa sin dall’ormai lontano 2019 o meglio, tecnicamente, dal primo gennaio 2020) l’avrebbe fatta grossa. Molto grossa! E non in materia di errori di valutazione, che pur gravi ci possono stare per qualunque Ddg. Che poi, in tempi di Var, difficilmente possono risultare davvero determinanti. No, c’è dell’altro. Parecchio altro. Perché l’arbitro napoletano avrebbe nientemeno minacciato di morte un giocatore dell’Al-Arabi durante il match contro il Kuwait Sc di cui si parla. Fatto che ha generato la sospensione dopo l’immediata segnalazione del Consiglio d’Amministrazione del team emiratino. Che ha portato… all’embargo di Maresca sin dal suo rientro in Italia.
Fatta eccezione per il derby Reggiana-Sassuolo, in programma a fine novembre, ma a cui è stato costretto a rinunciare per problemi fisici che talvolta nell’Aia rappresentano una giustificazione plausibile e diplomatica per mettere un arbitro… fuori gioco. Ergo è solo ora che il pompiere campano, per lui 44 anni il prossimo 12 aprile, rivede il rettangolo verde in Italia al Psc-Benito Stirpe di Frosinone da fine estate. E ci arriva con un consuntivo nazionale in carriera, ad alto livello, di 139 presenze in A (l’anno scorso furono 16) e 79 in B (l’anno scorso furono 4). Tanta roba.