Felice CaristoFelice Caristo

Riceviamo e pubblichiamo

Il Tavolo del Centro Sinistra allargato,, è stato aggiornato a Lunedì, per accogliere la Federazione dei Riformisti.

Oggi con l’ultimo Consiglio Regionale convocato dal Presidente dell’Assemlea Regionale Filippo Mancuso, vengono congedati i Consiglieri Regionali, in seguito alle dimissioni volontarie del Presidente della Giunta Regionale.

La Conferenza dei Capigruppo, che ha fissato la data di celebrazione dell’Ultimo Consiiglio Regionale, ha anche stabiito che le elezioni Regionali in Calabria sono fissati per Domenica e Lunedì 12 e 13 Ottobre.

Formalmente l’Indizione sarà stabilita di concerto dal Vicepresidente con il Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, sentendo anche il Presidente dell’Assemblea Regionale, che sostanzialmente indicheranno la data determinata dalla Conferenza dei Capigruppo.

Intanto l’unica grande novità politica, che si è determinata dopo la scossa tellurgica, inflitta alla Politica Regionale dalle dimissioni anticipate del Presidente Occhiuto è la perdita nella maggioranza di Centro Destra del Movimento di Azione che in Consiglio Regionale era composto da Francesco Denise e Giuseppe Graziano due esponenti che haano governato con Occhiuto.

Parallelamente i Sndaci Socialisti e Riformisti come Sandro Principe e Caruso oltre a Peppino Aieta, con la componente dei Socialisti e più Europa, oltre all’importante nuovo Corso di Italia Viva magistralmente guidata da Filomena Greco, con altre aggregazioni civiche si unisce al Campo largo composto dal Pd, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra.

Questa aggregazione parte da una classe dirigente che conosce profondamente i territori della Calabria, perché si è sempre cimentata con approccio risolutivo ai problemi che attanagliano questa terra di Calabria.

Questo è l’approccio dei Riformisti e del Riformismo, differente dal personalismo esasperato vedi Occhiuto e dal populismo inconcludente vedi Movimento cinque stelle e Fratelli d’ Italia.

In questo la Calabria può rappresentare un laboratorio politico da osservare con interesse anche da parte di Renzi, Calenda, Maraio e Maggi. Nasce la Federazione della buona politica.

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