Riceviamo e pubblichiamo
Il 59 Rapporto del Censis nello studio Generale, poi approfondito dagki studi di Settore, definisce quella vissuta dagli Italiani, un ritorno all’età del ferro e del fuoco, caratterizzata dal periodo post Stato Sociale, dove diminuiscono le garanzie di un intervento dello Stato nelle situazioni di bisogno ed aumenta il solito mantra degli italiani esperti nell’arte dell’arrangiarsi.
Si parla di Deindustrializzazione e di smarrimento, specie per le nuove generazioni, che trovano l’Italia un Paese poco attrattivo.
Ormai il Prodotto Interno Lordo, cioè la ricchezza prodotta è in una fase di stagnazione da troppi anni, tanto da essersi trasformata in decrescita.
Intanto la Narrazione Governativa contrasta questa analisi dura ma oggettiva, comparando i dati macroeconomivi, di Stati concorrenti, che nonostante la maggiore instabilità politica crescono di più.Ormai non si parla più di indutrializzazione,ma di riconversione sostenibile, non si parla più di manifatturiero ma di rivoluzione green, intanto l’Italia e sospesa tra un passato che non esiste più ed un futuro da ripensare, con uno scenario da età del ferrro e del fuoco.
Infine elemento dirimente e quello dell’invecchiamento della popolazione, siamo uno dei Paesi più vecchi al mondo, con uno Stato Sociale non più sostenibile , non c’à rapporto da Quello dell’Istat, a quello del Censis, a quello del CNEL e della SVIMEZ che sottolinea, la necessità di reinventare un sistema di Garanzie Sociali e di riduzione del dualismo territoriale tra Centro Notd e Sud, che nonostante le risorse delle politiche europee di Coesione, in Italia si è accentuato.
Un tempo si scriveva un quadro a tinte fosche, oggi la tinta purtroppo è di un solo colore.
